Cortona d’inverno mi piace perché… ci sono tanti negozi che restano aperti!
Parafrasando la simpatica ed efficace campagna ideata da ON THE MOVE nel 2014 in collaborazione con il Comune di Cortona (che merita una “rispolverata” e di cui torneremo a parlare!), proviamo a raccontare una città che vive anche da novembre ad aprile, fatta di persone che alzano ogni mattina la saracinesca dei loro negozi per garantire una continuità nei servizi, ai cittadini residenti e ai visitatori fuori stagione.
Così, per una volta, invece di puntare il dito contro i soliti noti che hanno scelto la stagionalità come filosofia imprenditoriale a Cortona, parliamo dei tanti negozianti che restano aperti per questo inverno, sfidando il freddo e lo scarso passeggio.
Fermo restando i negozi “storicamente” presenti all’appello invernale, come “Terrabruca”, “Castellani Antichità”, “Nocentini” e tanti altri la curiosità va subito ai negozi di fresca inaugurazione, a quelli “che vengono da fuori”, come si è soliti additarli, che in qualche caso hanno preso il posto di botteghe storiche e che, a dispetto delle previsioni, hanno deciso di non chiudere nei mesi invernali.
“Ho scelto Cortona per aprire il mio franchising “Raspini”- ci ha spiegato Martina Brocchi, da giugno a Cortona con gli argenti artigianali di un brand tutto toscano- e sono decisa a dare il mio contributo alla città restando aperta anche d’inverno. Del resto, questa prima esperienza invernale ha confermato che, almeno per quanto riguarda gli articoli del mio settore, c’è spazio per una clientela locale tutto l’anno che cerca regali per festività come il Natale o San Valentino oltre ad un occasionale clientela straniera che ogni tanto fa capolino per le vie del centro.”
“Mi auguro – prosegue Martina – che la scelta di restare aperti tutto l’anno possa essere di traino per gli altri negozianti e che almeno ci sia più cura nel lasciare ai visitatori invernali almeno delle belle vetrine da guardare”
Stesso discorso vale per il negozio di specialità gastronomiche umbre, Battilani, che ha aperto la scorsa stagione in Piazza della Repubblica. Martina Piccio, la commessa, sorride. Imbacuccata per il freddo, resiste stoicamente dietro il bancone del suo negozio senza porte e per questo già si è guadagnata una menzione al merito. “E’ importante per i turisti e i visitatori invernali trovare i negozi aperti – ci spiega Martina – ora che siamo in pochi, poi, gli si illumina il viso vedendo le luci accese e qualcuno a cui chiedere informazioni sulla città, qualche consiglio su dove mangiare, cosa visitare” . Nicola Battilani, proprietario, sottolinea la necessità di garantire un servizio alla città rimanendo aperti e sottolinea l’affezione di una clientela locale che si consolida durante l’inverno.
Dal Parterre ci ricordano di essere aperti anche d’inverno, pure i gestori del Sushi Bar Umami, una scelta coraggiosa vista la posizione non centralissima del locale.
Su Via Nazionale Jacente Store, già da due anni ha scelto l’ apertura invernale dal venerdì alla domenica. “Abbiamo voluto scommettere sull’inverno – ci ha raccontato la responsabile del negozio, Paola Berti – che tra l’atro è anche il momento dei saldi e la clientela ha risposto positivamente. Se altri cominciassero a dare fiducia a una Cortona in versione invernale, probabilmente il passaparola riporterebbe nel centro storico tanta gente dalla vallata e perché no anche da Arezzo o Perugia”
Quanto alle saracinesche blindate, ai portoni d’epoca serrati sulle botteghe più antiche e alle vetrine “impacchettate” con carta e scotch, Paola Berti ci ricorda che dopo i recenti furti in città la paura di molti negozianti potrebbe giustificare, in buona parte, questa forma di protezione estrema.
A questa giusta osservazione risponde Carlo Salvicchi, responsabile della Delegazione Confcommercio Valdichiana, che preannuncia “…un PROTOCOLLO DI PREVENZIONE E SICUREZZA firmato dalla Confcommercio, dall’ Amministrazione comunale cortonese, dai Carabinieri, dalla Questura e dalla Guardia di Finanza, al momento in attesa della definitiva approvazione della Prefettura, grazie al quale i controlli nel centro storico saranno rafforzati puntando sulla collaborazione di commercianti e cittadini, sentinelle della città, con le Forze dell’Ordine nella segnalazione di situazioni di possibile pericolo e persone sospette.”
“Nello stesso protocollo – ci anticipa Salvicchi – sarà previsto un potenziamento della illuminazione nel centro storico, dissuasivo per gli scassinatori ma al tempo stesso incentivante per il passeggio in centro, soprattutto nel periodo invernale.”
Quanto alle drastiche chiusure invernali, sempre Salvicchi, si augura un cambio di rotta in questo senso dettato non dall’obbligo ma da una sorta di “moral suasion”. “Frequentare Cortona d’inverno – dice – vuol dire tornarci con la bella stagione”
In effetti, gli esercenti che restano aperti da novembre ad aprile, rappresentano dei veri e propri “ambasciatori” della città, responsabili di “raccontare” una Cortona che non c’è …ed è un onere non da poco! La città che non va in letargo, dunque, e chi resta lavora anche per quelli “CHIUSI PER FERIE”!
Così commercianti e artigiani del centro storico, insieme all’Associazione Culturale Mammut, lanciano CORTONA JAZZ CLUB, una serie di 8 serate di buon jazz , tra marzo ed aprile, per anticipare la stagione turistica e attrarre, amanti del genere non, verso una offerta fuori stagione fatta di buona musica, buon cibo e quattro passi nella storia.
“Questa iniziativa – ci racconta Francesco Salvadori, vice Presidente dell’Associazione Culturale Mammut – nasce dalla volontà di creare alternative di radice culturale d’inverno. Riabituare la gente dei dintorni a tornare a Cortona tralasciando ogni tanto i centri commerciali!” Salvadori ospiterà nel “Caffè degli artisti” una delle serate jazz.
Anche Alessandro Sirani ha deciso di aderire al CORTONA JAZZ CLUB ospitando nella sua Casa Reggiani un duo Jazz di chitarra e percussioni ed insieme a lui, Umami, Scara e Beo, Osteria del Teatro, Enotria, Beerbone, Galleria Massarutto.
“Ho aderito a CORTONA JAZZ CLUB, oltre che per il piacere personale del jazz, perché son propenso a tutte le iniziative che risveglino la città facciano girare gente!” ha dichiarato Alessandro Sirani, ristoratore, milanese, da due anni a Cortona. “ Certo, con 23 posti a sedere e lo spazio per la musica – ha sottolineato Sirani- è chiaro che non mi aspetto un ritorno economico o di coprire le spese della serata, e come me tutti quelli che ospiteranno le serate di jazz nel centro storico. Il valore di queste iniziative va oltre e punta a rilanciare Cortona tutto l’anno.”
Auguriamoci che l’impegno di questi volenterosi commercianti Inneschi un “circolo virtuoso” intorno all’inverno a Cortona.
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