Alla Tenuta della Fratta di Sinalunga si è tenuto, oggi 17 giugno, l’evento dell’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana.
L’evento è iniziato con il convegno “Biodiversità e proprietà nutrizionali dell’Aglione della Valdichiana” dove, oltre le esaurienti relazioni tecniche della Dott.ssa Luciana Becherini e del Prof. Pier Luigi Rossi, si sono susseguiti gli interventi dei rappresentanti delle amministrazioni comunali della Valdichiana presenti (Sinalunga, Civitella in Valdichiana, Montepulciano, Cortona, Foiano, Torrita di Siena e Lucignano) dai quali è emerso che, dall’esempio dell’aglione, si possa cogliere la possibilità di una più forte e coesa progettazione d’area vasta, Valdichiana, che non abbia più i tradizionali confini provinciali. E’, altresì, intervenuto anche il Dott. Claudio Del Re, direttore dell’Ente Terre Regionali Toscane, sull’importanza di procedere all’inserimento dell’aglione della Valdichiana nei repertori regionali, dei coltivatori custodi e della banca regionale del germoplasma che svolgono la loro attività nell’ambito della rete di conservazione e sicurezza, e le informazioni sul contrassegno regionale per la valorizzazione dei prodotti delle razze e varietà locali toscane a rischio di estinzione tutelate.
La neo-associazione, per voce del suo Presidente Ivano Capacci, si è resa disponibile a studi nutrizionali, stimolati dalla relazione del Prof. Rossi, e nel creare un percorso per l’iscrizione dell’aglione della Valdichiana in elenchi regionali e nazionali a garanzia dei produttori e dei consumatori, sempre ché comuni e Regione possano impiegare risorse per tali attività visto che non è pensabile gravare ancora su i produttori.
Anche le organizzazione di categoria dei produttori , intervenute a conclusione dei lavori, hanno manifestato molto interesse all’associazione dell’aglione ma soprattutto al modello e al percorso, nella speranza che il risultato, sia quello atteso, di dare un’ulteriore opportunità agli agricoltori e al territorio.
Molto ci sarà da fare perché si possa dire che la sfida è vinta, ma sicuramente da come è partita l’esperienza dell’aglione, l’entusiasmo dei produttori e degli amministratori, siamo convinti che grandi progetti, di area Valdichiana, si possano fare in ambito agricolo, di mobilità sostenibile, di smart city, di turismo, di biodiversità e di valorizzazione territoriale.
Non ci possiamo scordare che la Valdichiana, quella toscana, ha una sua storia comune da dopo la riforma, e che i problemi sono gli stessi ed è più facile affrontarli serrati insieme “a coorte”, che ognuno da sè come “cani sciolti”; essere tutti insieme e correre per uno stesso obiettivo renderà anche più facile intercettare risorse pubbliche e private da ridistribuire nel territorio.
L’evento si è concluso con un pranzo, a base di aglione, che ha visto oltre 90 commensali.
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