Sabato 1 Ottobre 2016: una data importante per Lucignano. Un giorno speciale per tutta la comunità lucignanese, in virtù della inaugurazione del nuovo stabilimento della SVI, destinato alla produzione di mezzi d’opera ferroviari idonei alla costruzione e manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria europea e mondiale e alla manutenzione di materiale rotabile in genere.
Si è trattato di un evento di grande rilevanza, non solo per i suoi inevitabili riferimenti ai futuri sviluppi economici ed occupazionali che interessano direttamente la realtà locale, ma anche per la straordinaria scansione del cerimoniale, degna davvero di un avvenimento da prima pagina. Una cornice di pubblico invidiabile, la presenza di numerosi illustri ospiti in rappresentanza delle Istituzioni, un programma estremamente curato nella sua completa articolazione hanno costituito i giusti ingredienti di una manifestazione di assoluto livello.
Alle 9,30 ha avuto inizio il protocollo predisposto e curato in ogni minimo particolare da Mauro Vannoni e Ivano Sambuchi, i due proprietari della SVI.
La Banda Comunale “Giovanni Rosini”, unitamente al Gruppo Storico della Maggiolata con i suoi magnifici figuranti nei costumi medievali, al Gruppo degli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini di Figline Valdarno ed al Gruppo Folcloristico di Lucignano hanno contribuito con le loro applaudite esibizioni al successo dell’evento, offrendo peraltro momenti di puro spettacolo particolarmente apprezzato dai numerosi ospiti. E l’alzabandiera – un rito propiziatorio sempre ricco di emozione – nel vasto piazzale davanti allo stabilimento ha visto impegnato l’intero Consiglio Comunale di Lucignano, quasi a suggellare un patto fondativo di stretta relazione tra la comunità locale e la proprietà dell’azienda. Del resto, la contiguità tra Lucignano e la SVI era perfettamente certificata dal grandioso striscione appeso all’ingresso dello stabilimento, recante una unica parola “Grazie”, che da sola esprimeva i sentimenti di tutti nei riguardi di chi (Vannoni e Sambuchi) si è speso in questi anni per realizzare un polo produttivo di alto livello tecnologico.
La stessa Messa, celebrata all’interno del plesso industriale da Don Fiorenzo Brocchi, Parroco di Lucignano, è stata un altro momento fortemente vissuto e di indubbio valore, anche per le profetiche parole dell’officiante che ha voluto esaltare il tema del lavoro, come segno di riscatto e di crescita non solo economica ma anche spirituale di una intera realtà.
si è assistito quindi ad uno spettacolo di notevole impatto, con giochi pirotecnici che hanno letteralmente affascinato il pubblico. La cerimonia inaugurale è poi proseguita con il taglio del nastro, che ha visto insieme gli artefici di questo autentico miracolo, divenuto infine solida realtà. I due proprietari, Vannoni e Sambuchi, unitamente al Sindaco di Lucignano, Roberta Casini, che ha fatto gli onori di casa con impareggiabile maestria e con stile raffinato, a Vincenzo Ceccarelli, Assessore Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, da sempre vicino alla comunità lucignanese, a Lucia De Robertis, Vice Presidente del Consiglio Regionale, ad Andrea Sereni, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo, all’On. Marco Donati e a Maurizio Seri, Presidente della LFI, tutti si sono uniti nel gesto beneaugurante che ha sancito ufficialmente l’inizio della nuova avventura della SVI in terra lucignanese. Abbiamo peraltro riconosciuto in mezzo al pubblico altre personalità che hanno voluto assistere alla inaugurazione (Massimiliano Dindalini, Presidente di Tiemme e Andrea Fabianelli, Presidente di Confindustria Toscana Sud), a conferma dell’eccezionale interesse per la nascita di questo stabilimento.
L’atmosfera gioiosa che si è respirata nel corso della lunga mattinata non poteva di certo farci dimenticare il valore di questo bellissimo impianto che entrerà in funzione nel giro di alcune settimane. Basterà dunque indicare alcuni dati per renderci conto della complessità strutturale di questo plesso produttivo.
La superficie dell’intervento è quantificata in 180.000 mq, mentre la sola superficie coperta è stimabile in 11.000 mq. L’area destinata a piazzali ammonta a 49.000 mq, mentre lo spazio destinato ad uffici viene valutato in 2.000 mq. I binari avranno una lunghezza complessiva di 4.200 ml mentre la superficie per ampliamenti ammonta a ulteriori 5.000 mq.
Dietro queste aride cifre si cela il segreto neanche troppo nascosto di un sogno finalmente realizzato che, ne siamo certi, porterà lavoro, benessere e prospettive di sviluppo per Lucignano e per l’intera Val di Chiana.
Guido Perugini
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…