Bisogna andare a Lucignano e giungere nella parte alta del centro storico, immergersi in una sorta di luogo di silenzio e di incanti per entrare davvero nella magica atmosfera che anticipa la festa del Natale. Qui, in questo spazio indefinito che racchiude la storia millenaria di questo splendido borgo si può scoprire la bellezza sacrale della rappresentazione della Natività.
All’interno della Chiesa di San Giuseppe è possibile infatti ammirare in tutto il suo variegato splendore una strepitosa esposizione di presepi provenienti da ogni parte del mondo. Una serie di riproduzioni di questo mistero che per i cristiani e anche per i non credenti è un segno inconfondibile di pace e di amore. Decine e decine di presepi raccontano una vicenda che da oltre duemila anni ci affascina e ci commuove. La loro origine è documentata e ci parla di una tradizione che dappertutto è vissuta e partecipata, indipendentemente dal credo religioso. I presepi etnici di questa esposizione raccontano meglio di qualsiasi altra testimonianza il significato profondo della Natività.
Don Fiorenzo Brocchi, il parroco di Lucignano, è l’autore di questo splendido dono alla comunità locale per le Festività Natalizie e anche per i tanti turisti che affollano in questo periodo le strade del centro storico, richiamati dalle tante meraviglie artistiche del paese. Con una passione innata ed un amore profondo per l’arte, Don Fiorenzo ha realizzato nel tempo una collezione particolarmente ricca di presepi. I suoi viaggi anche in paesi lontani e i contatti avviati con persone e comunità di tutto il mondo gli hanno consentito di realizzare una considerevole quantità di sacre rappresentazioni, frutto dell’ingegno e della fantasia di mondi diversi, di diverse sensibilità. Ne viene fuori una impressionante serie di presepi provenienti non solo dall’Italia ma da realtà geograficamente remote come il Nepal, il Burkina Fasu, l’India o il Madagascar. E anno dopo anno, come per incanto, l’esposizione si arricchisce di nuovi contenuti, di altre splendide proposte. Così si possono ammirare nella loro incredibile bellezza presepi che sono espressione di culture differenti, di una creatività multiforme, che di certo ci sorprende per la raffinata qualità e per l’uso di materiali di vario pregio, comunque riconducibili alle specificità etniche della loro stessa provenienza. Si tratta, in buona sostanza, di una mostra di squisito livello artistico che conferma e sviluppa un messaggio di chiara matrice culturale, oggi particolarmente attuale.
Questi presepi sono – si badi bene – un simbolo pienamente realizzato di un linguaggio artistico universale, di una comune idea di pace e fratellanza, al di là delle differenti professioni di fede. Appare evidente l’accostamento alle profetiche parole di Papa Francesco, che invoca continuamente il dialogo tra i popoli della Terra, uniti nella fede in un unico Dio. E’ qui che si coglie in tutta la sua dirompente evidenza il mistero della Natività, il segno inconfutabile di una stretta connessione tra il divino e l’umano, che ci permette ancora una volta di emozionarci di fronte a questi autentici capolavori che con certosina pazienza e grande competenza e amore Don Fiorenzo Brocchi ha assemblato in questi ultimi anni per la gioia dei nostri occhi.
Usciamo da questa breve visita alla mostra dei presepi etnici organizzata dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo con la certezza di avere scoperto un autentico tesoro, che va giustamente conosciuto e valorizzato perché rende giustizia all’opera meritoria di un uomo di profonda cultura, che si conferma di nuovo prezioso riferimento spirituale per una intera comunità. La mostra dei presepi, con ingresso libero, ha il seguente orario: dalle 10 alle 12 e dalle16 alle 18 nei giorni festivi e prefestivi.
Guido Perugini