L’edificio dal ‘400 luogo di culto, diventerà anche un Polo Culturale-Congressuale.
Collaborazione, sogno e futuro. Si può riassumere con queste tre parole il progetto di ristrutturazione e di rilancio della chiesa di San Paolo Eremita in Sant’Agostino nella sua doppia veste, di culto e di Polo Culturale-Congressuale. Lo scorso 10 settembre, infatti, è stata effettuata la consegna dei lavori di consolidamento e restauro della copertura della chiesa. L’importo di questo primo step del progetto complessivo ammonta a 403 mila euro finanziati dalla CEI con il contributo dell’8 per mille e in parte dal comune di Castiglion Fiorentino. “ La chiesa trecentesca di Sant’Agostino a Castiglion Fiorentino è un gioiello del nostro patrimonio artistico, oltre che un prezioso documento per comprendere la nostra storia – così l’Arcivescovo Riccardo Fontana, durante la conferenza stampa di questa mattina, in sala consiliare – L’edificio, realizzato nel 1333 dagli Eremiti Agostiniani trasferitisi in paese dopo la distribuzione del loro convento di Montozzo, ha costituito da sempre uno stretto legame con il territorio e questo legame oggi, grazie al necessario restauro della chiesa e alle attività culturali che qui avranno il loro luogo naturale, si farà ancora più stretto perché la popolazione di Castiglion Fiorentino sappia animares, come sempre ha fatto, la vita culturale e sociale di questo bello spaccato della nostra Diocesi”.
La chiesa di Sant’Agostino non è solo un bellissimo edificio religioso ma è anche il luogo della cultura per eccellenza con i suoi frati agostiniani, i monaci contepliativi, che hanno favorito la cultura tra il popolo. “ Oggi si è avverato un sogno: ridare nuova linfa a questo luogo che, nel passato, produsse tante idee, suggerì tanti stimoli, fu fucina di suggestioni e di fermenti culturali – ha continuato il vescovo Riccardo – e, sono certo, che la collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Diocesi continuerà ad essere foriera di nuovi frutti per il bene di tutta la popolazione. Un ringraziamento particolare va, quindi, al sindaco Mario Agnelli e alla sua giunta per la continua attenzione alla salvaguardia del nostro comune patrimonio culturale, autentico vessillo della nostra identità”. Sono trascorsi 4 anni da quella drammatica mattina, 1 settembre 2014, quando intorno alle 13 crollò parte del tetto. “E’ stata una ferita per tutti noi, un brutto ricordo che non scorderò mai” ha dichiarato il sindaco Mario Agnelli che ha aggiunto “ci siamo subito attivati insieme a S.E. Arcivescovo Fontana affinchè l’edificio potesse essere messo in sicurezza per scongiurare anche problemi di’incolumità alle persone. Abbiamo ritenuto giusto contribuire ai lavori affinchè i castiglionesi e non solo si possano riappropriare di un bene così prezioso come una chiesa che, nel caso specifico, diventerà anche un Centro Congressi. Dopo la costituzione della onlus e grazie all’impegno di tutti il sogno diventerà una realtà”.
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