Come è nata, chi e che cosa vuole rappresentare l’associazione politico-culturale “Cortona Civica” da lei presieduta?
Cortona Civica è un’associazione politico-culturale senza scopo di lucro che nasce per volontà di persone con esperienze professionali, culturali e politiche diverse, accomunate però dalla voglia di impegnarsi attivamente nella vita politica e sociale della nostra comunità. Dopo il buon risultato della omonima lista civica alle ultime elezioni amministrative abbiamo voluto costituire questo soggetto, nuovo nel panorama politico culturale cortonese, che potesse fungere da stabile laboratorio di idee (di qui, la scelta del nome), da luogo di confronto e di riflessione su temi di attualità che interessano, in primis, la nostra comunità, e che potesse interloquire con l’amministrazione comunale e la minoranza in Consiglio Comunale. Il nostro ambizioso proposito è quello di riavvicinare le persone, specialmente i giovani, alla politica e, al contempo, raccogliere contributi e “idee”, appunto, che ciascuno, con le proprie specifiche competenze e sensibilità, può offrire per una migliore amministrazione del nostro Comune.
Il Civismo politico, ha affermato qualche tempo fa in un suo libro sul tema il prof. Stefano Rolando,“….può essere un furbesco collateralismo per contraffare e riciclare vecchi politici oppure un modo di partecipazione alle forme di valutazione e controllo interne alle istituzioni per salvare la democrazia”. Che cos’è per lei il civismo?
E’ senza dubbio la seconda. Il Civismo politico è una risorsa fondamentale, soprattutto in questa fase in cui la sfiducia delle persone nei partiti politici conduce ad una generale presa di distanza dalla politica e ad un diffuso disinteresse per la gestione della cosa pubblica. Io, per prima, da sempre elettrice di sinistra, sono alquanto delusa e disillusa. Ma proprio per questo ritengo sia importante attivarsi per cercare di far sentire la propria voce. Il Civismo consente ai cittadini di farsi protagonisti della vita politica e, in questo senso, direi proprio che è salvifico per la democrazia. Tutto questo, peraltro, non significa che la partecipazione, all’interno di liste civiche, di persone con un trascorso politico alle spalle debba essere esclusa a priori. Anzi, le competenze e l’esperienza eventualmente maturate possono essere un valore aggiunto. Non ci si improvvisa politici o amministratori.
Il nome completo dell’associazione include “La voce delle idee”… questo vuol dire che le idee devono prevalere sempre e comunque su qualsiasi forma di leaderismo? In cosa differiscono le vostre proposte da quelle delle altre forze politiche locali?
La nostra Associazione, come ho detto, vuole essere un laboratorio di idee. Non siamo nati intorno ad un leader e, quindi, non siamo una impalcatura costruita per promuovere qualcuno piuttosto che qualcun’altro. Questo non significa che, al nostro interno, non debba esserci un leader.
Come interpreta l’aumento di consensi raccolti fra le amministrative del 2019 e la lista che avete appoggiato alle Regionali, di fatto vostra emanazione diretta visto che in essa figuravano 2 candidati dell’associazione?
Mi do due risposte. Intanto, è stato un chiaro segnale della voglia, soprattutto nell’area di centrosinistra cui la nostra Associazione appartiene, di non riconfermare la fiducia a chi quella fiducia, in un modo o nell’altro, l’ha tradita. E poi, senza, dubbio, è stato un voto alla “persona” di ciascun candidato.
A questo punto quali iniziative intendete portare avanti?
Intendiamo organizzare incontri e convegni su temi e questioni di attualità, che possano offrire a quanti vorranno partecipare occasione di riflessione e confronto. Purtroppo la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci impedisce di portare avanti le nostre iniziative. Nel frattempo non smettiamo di far sentire la nostra voce sui social e sulla stampa.
L’associazione ha sempre dichiarato di considerarsi parte dello schieramento di centro sinistra e questo vuol dire obbligatoriamente confrontarsi con il partito più votato dello schieramento, il Partito Democratico. Come intendete impostare il rapporto con questo soggetto politico? Con quale strategia pensate sia possibile strappare il governo locale al centrodestra?
Il dialogo e la collaborazione sono indispensabili, perchè indispensabile è fare fronte comune contro un centrodestra ancora molto forte nel nostro Comune. Anche alla luce dell’esito delle ultime elezioni regionali, l’Associazione non potrà che sedersi al tavolo delle trattative con la dignità di un pari interlocutore. In questo senso è imprescindibile un cambio di rotta da parte del Partito Democratico.
Non dimenticando il fatto che il Covid-19 ne ha sicuramente condizionato le scelte, come giudica questo anno e mezzo della giunta Meoni?
Il giudizio è piuttosto negativo. Vedo un certo “immobilismo”, che si è cercato di giustificare invocando l’eccezionalità dell’attuale momento storico.
Come giudica il comportamento della minoranza in consiglio comunale e più in generale lo stato delle cose nella politica cortonese?
Potrei replicare la risposta precedente. Più che di “immobilismo” parlerei però, in questo caso, di eccessiva “arrendevolezza”.
Anche la gestione Covid come le è sembrata, i controlli per il rispetto delle norme di sicurezza e la gestione degli aiuti economici sono stati, secondo lei, sufficienti e corretti?
L’Associazione si è più volte espressa sul punto. I controlli per il rispetto delle misure di sicurezza dovrebbero essere più serrati. Mi riferisco, soprattutto, all’uso corretto delle mascherine e al rispetto delle distanze di sicurezza. Per quanto riguarda gli aiuti, invece, la relativa gestione avrebbe potuto essere più trasparente e, nel merito, sicuramente più efficace.
In Italia il cemento cresce più della popolazione, con un aumento della densità del costruito a scapito delle aree agricole e naturali. Uno spreco di suolo che continua ad avanzare anche nelle aree a rischio idrogeologico e sismico. E’ quanto emerge dai dati del Rapporto ISPRA SNPA “Il consumo di suolo in Italia 2020”. Sembra che in questi mesi la Giunta comunale di Cortona stia lavorando alla redazione del nuovo piano strutturale, che deve essere realizzato con le amministrazioni di Foiano della Chiana e Castiglion Fiorentino. Non le sembra che è ora di mettere un freno a nuove costruzioni, visto l’invenduto presente e dato che negli ultimi 25 anni si è perso circa un quinto del territorio agricolo?
Certamente. Occorre promuovere il recupero e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, la messa in sicurezza del territorio, l’efficientamento energetico degli edifici. Queste sono le priorità. Il silenzio nel quale si sta lavorando per la redazione del nuovo strumento urbanistico integrato è molto grave. La partecipazione della popolazione ai procedimenti di pianificazione urbanistica è fondamentale, sia in chiave collaborativa, per consentire cioè alla Pubblica Amministrazione di effettuare le migliori scelte, sia in chiave difensiva, per dare la possibilità ai cittadini di far valere le proprie istanze prima dell’adozione del provvedimento, in modo da evitare lunghi e defatiganti contenziosi .
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