E’ previsto per le 16,30 di sabato 19 gennaio, presso la Sala “Don Enrico Marini” il secondo appuntamento della rassegna “Un Libro … con tè”. Si tratta di una nuova tappa di questa serie di incontri letterari promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lucignano, in un arco temporale che spazia dal mese di dicembre 2018 sino alla fine di aprile di quest’anno. Una lunga interessante teoria di colloqui con autori di testi introdotti da altrettanti illustri personaggi che cercheranno di scavare nella profondità dei temi toccati da scrittori di notevole valore. E’ un percorso, in buona sostanza, quello ideato da Serena Gialli, titolare dell’Assessorato alla Cultura di Lucignano, particolarmente suggestivo, sia per la qualità dei libri proposti (e dei loro autori) sia per la presenza di figure di indubbio spessore culturale che hanno il compito di illustrare le opere proposte.
Sabato prossimo dunque si replica, dopo il felice esordio dello scorso 1 dicembre. Tocca questa volta a Jacopo Maccioni, prolifico scrittore lucignanese giunto alla piena maturità del suo straordinario percorso creativo. Maccioni presenterà nell’occasione la sua ultima fatica letteraria: “Mau”, opera che segna un momento esaltante del suo viaggio interiore, attraverso sentimenti e passioni raccontate con un taglio di rara efficacia.
Maccioni ha dunque ancora una volta privilegiato Lucignano per far conoscere un ulteriore passaggio della sua produzione. Infatti, dopo il notevole successo di “Occhi di marrone”, romanzo che gli ha consentito di affermarsi definitivamente con la conquista del Premio Letterario Nazionale Giovane Holden, questo autore ritorna a calcare le scene della rassegna lucignanese con un’opera che è attesa con vivo interesse e tanta curiosità da un pubblico di appassionati che cresce di anno in anno. “Mau” fa parte della nuova collana “Spessosottile” della Giovamne Holden. Di questa collana fanno parte volumi che non superano le 48 pagine. Pensati evidentemente per chi non ha tempo da dedicare alla lettura.
A beneficio di coloro che ancora non conoscono Jacopo Maccioni, vogliamo succintamente ricordarne la biografia: prima insegnante e poi dirigente scolastico, vive a Lucignano. Ama la musica, incontrare persone e le storie. Ha curato tra l’altro un progetto di scrittura per alunni di un istituto scolastico e le relative pubblicazioni. E’ autore di numerosi articoli usciti su riviste specialistiche per il personale docente, segnatamente sulla lettura e sulle prospettive educative; premesse, prefazioni e racconti apparsi – tra l’altro – su raccolte antologiche. Nel 2012 si segnala la sua collaborazione con il regista Rachid Benhadj per il film “Aspettando il Maestro”. L’anno successivo esce “Onirismi”, opera che gli vale la segnalazione al primo Premio Letterario Città di Como. Questo lavoro risulta anche finalista – nel 2017 – al Premio Letterario Nazionale Giovane Holden, nella sezione opere edite. Nel corso del 2016 cura per Albatrello “Ti racconto una storia”, atti di un convegno/confronto Italia-Olanda sull’esperienza dell’inclusione scolastica e successivamente “A quarant’anni dalla Legge 517/77, sempre per i tipi di Albatrello. “Occhi di marrone”, come detto poc’anzi, lo consacra a tutti gli effetti autore di primo livello.
Sabato 19 gennaio, Maccioni si avvarrà ancora una volta della sapiente introduzione di Claudio Santori. La strepitosa versatilità, la riconosciuta competenza e lo stile unico di Santori renderanno l’appuntamento letterario una occasione imperdibile per chi vuole immergersi nella straordinaria forza evocativa dell’ultimo libro di Jacopo Maccioni.
Guido Perugini