Il 2 il 3 e il 4 Febbraio gli abitanti di Scrofiano celebrano il loro Patrono.
Con i festeggiamenti torna anche la Mazza, caratteristico trofeo che i giovani paesani In costume cinquecentesco portano per le vie del paese.
Questa usanza fu introdotta nel borgo nel XVI secolo da un discendente della famiglia Gori che ebbe modo di assistere ad una processione in onore di San Biagio nell’isola di Malta. La “Mazza” è formata da un impasto di farina ed uova, lavorato dalle donne del paese. Essa prende varie forme serpolini, graticole, pettini, fiori, mitrie, pastorali una Scrofa (che come dice la tradizione sarà donata al presidente del comitato) tutti oggetti appartenenti alla vita e al martirio del “Vescovo” San Biagio. Questa grande festa molto particolare, che si svolge di media ogni cinque anni, è l’occasione per visitare il delizioso borgo medioevale di Scrofiano, uno dei tanti gioielli immersi all’interno dell’ormai famosissima Valdichiana Senese. Al culmine dei festeggiamenti Il giorno quattro alle ore 15 e 30 la Mazza sfilerà per le strette vie del paese, accompagnata dalla Banda, dalle dame e dai Signori del Festone e dagli “sbandieratori di Castiglion Fiorentino”. Dopo la “Santa Messa” presieduta dal nostro vescovo” Stefano Bassetti”, nella Chiesa della Collegiata l’antico trofeo sarà disfatto e i singoli pezzi che lo compongono saranno donati agli Scrofianesi come buon auspicio per il prossimo “FESTONE”.
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