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Robin Hood, musical “incontenibile” al Signorelli

Un musical “incontenibile”. Lo potremmo definire così il “Robin Hood” con Manuel Frattini e Fatima Trotta, per la regia di Mauro Simone, in cartellone, ieri sera, al Teatro Signorelli.

E non solo letteralmente “incontenibile” per i problemi (brillantemente superati!) di messa in scena, dovuti agli spazi ridotti dell’ ottocentesco teatro cortonese.

Ma soprattutto “incontenibile”per l’energia che emanava dal palcoscenico.

Così “Robin Hood” torna in scena dopo 9 anni con un Manuel Frattini, 25 anni di carriera, in grandissima forma, che rindossa i panni dell’eroe medievale inglese, nel Musical di Beppe Dati, in una versione ribattezzata “2.0”.

Al suo fianco Fatima Trotta nel ruolo di Lady Marion, direttamente dal palco di “Made in Sud”, una rivelazione per le sue doti canore e di recitazione.

Tra Frattini e Trotta c’è alchimia, c’è feeling sulla scena e tra ammiccamenti e voltaggi la coppia di eroi-innamorati di 800 anni non sa affatto di “muffa” ma convince, ai giorni nostri così come da sempre!

Un cast tutto nuovo , giovane, fresco, tutti artisti con la A maiuscola.

Un gruppo di lavoro eterogeneo brillante nella presenza scenica.

Coinvolgenti le coreografie di Gillian Bruce che spaziano dal jazz allo swing al tip-tap.

Una performance corale di cui gli spettatori ricorderanno ogni singolo personaggio.

L’impavido Robin-Frattini, eroe per antonomasia, che ruba ai ricchi per dare ai poveri. Lady Marion-Trotta, con la sua fierezza e al tempo stesso la dolcezza di giovane innamorata.

E poi Gabriele Foschi-Principe Giovanni ignavo usurpatore del trono fraterno, Sir Snake-Andrea Verzicco strisciante consigliere reale, Little John- Giulio Benvenuti, Lady Belt-Federica Celio, Fra Tuck-Maurizio Semeraro e ancora 11 performer che danzano cantano e caratterizzano la trama del musical.

18 attori per una messa in scena fiabesca, arricchita dall’utilizzo di videomapping tridimensionali che contribuiscono a coinvolgere il pubblico nella magia di una storia senza tempo. Con le musiche di Beppe Dati arrangiate da Eric Buffat e nuovi brani tutti da ascoltare.

Il cast ha salutato Cortona con un gran finale di balli medievali, tra gli applausi di un pubblico, inconsueto per il teatro, fatto anche di giovanissimi, che sarebbe bello vedere sempre più spesso in teatro.

Antonietta Lamagna

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Antonietta Lamagna

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