Domenica 12 agosto nell’antica chiesa di San Donnino, il Santuario di Santa Maria della Croce alle ore 18, è in programma un concerto di pianoforte, organizzato dall’Associazione per il recupero e la valorizzazione degli Organi Storici Cortonesi, con il M° Michele Fedrigotti.
Il programma raccoglie opere, pur di epoche e autori diversi, legate da un intimo filo conduttore: l’importanza dell’espressione di forti valori affettivi e di pensiero e la conseguente ricerca ed invenzione di scritture pianistiche che ne manifestino adeguatamente la voce.
Ombre e luci si incontrano e dialogano in diversi percorsi, dalla ricchezza di celebrazione di vita sempre rinascente della penultima sonata di Beethoven, attraverso la polifonia dodecafonica.
Dalla piccola, rigorosa ma sempre espressione del calore melodico italiano, allo struggimento disperato ed eroico, fra memoria e attualità, dell’ultima ballata di Chopin, fino alla luminosità finale del “tema d’amore” della seconda ballata di Liszt, ispirata al mito di Ero e Leandro, che supera e risolve ogni frattura e separazione.
Ne risulta un viaggio, al quale ognuno di noi è invitato, attraverso pagine di rara bellezza, insieme profonde e di godibile ascolto.
Michele Fedrigotti
Compiuti gli studi musicali presso il Conservatorio di Milano, diplomandosi in pianoforte e clavicembalo a pieni voti e lode, ed in composizione e direzione d’orchestra, svolge un’intensa attività musicale, come pianista, clavicembalista, compositore, direttore d’orchestra e didatta, con un’attenzione particolare a F. Chopin e all’improvvisazione.
Insegna pianoforte, e materie correlate, al Conservatorio di Novara, dopo essere stato docente dal 1976 al ‘95 presso la Civica Scuola di Musica di Milano, e poi successivamente nei Conservatori di Lecce, Piacenza, Ferrara, Milano, Alessandria.
Per un decennio è stato direttore pedagogico e artistico dell’Accademia Vivaldi di Locarno (CH).
Ha fondato ed è presidente dell’Associazione musicale Kairòs, per la diffusione della cultura musicale (dal 2009 al 2016 ed ora dal 2018). Dal 2014 al 2018 è stato direttore artistico dell’Orchestra da camera Milano Classica.
Come compositore è autore tra l’altro di una Cantata (“Cristo e i Giudici”), di musiche per il teatro ed il cinema (“Il sassofono”, “La vita che vorrei”, “Giuseppe Moscati l’amore che guarisce”, “Un’ora sola ti vorrei”, “Per sempre”) e di musiche per spettacoli per l’infanzia.
La Chiesa di San Donnino
Meglio conosciuta oggi con il nome di Santuario di Santa Maria della Croce, fu costruita nel 1557.
Ubicata nella pievania di Danciano, raccolse quanto rimaneva all’epoca degli antichi insediamenti ecclesiastici, la chiesa di San Donnino, la Cappella della Madonna della Croce e l’oratorio di Danciano.
L’abside è formato da una torre romanica, il fonte battesimale, datato 1509, è precedente la costruzione della chiesa. L’ampia superficie dell’edificio, circa 485 mq., fa ritenere che agli inizi del XVI secolo si trovava in un’area densamente popolata. Di straordinaria bellezza il territorio circostante, i boschi, la stretta gola fra le montagne ed il torrente Niccone; completano il panorama i resti di chiese, castelli e fortificazioni, da tempo in stato di abbandono, che testimoniano l’importanza che ha rivestito nel passato questa terra di confine.
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