Un festival di cinque giorni, con diciotto concerti itineranti e una scuola di improvvisazione, ma anche grandi musicisti americani, dedicato al jazz e a Cortona. Così sarà dal 27 aprile fino al Primo maggio, in luoghi suggestivi della celebre cittadina. Si tratta della prima edizione, a cura dell’associazione culturale Mammut e con il patrocinio del Comune, anche se il jazz non è una novità per Cortona: già ospitava un festival dedicato a questo genere musicale negli anni Trenta del secolo scorso. L’evento si apre in grande stile, grazie al gemellaggio con il Conservatoire supérieur de musique de Genève, il conservatorio jazz più antico e importante d’Europa, che avrà come ospiti speciali cinque studenti con il loro docente. Altri sette studenti prevengono dall’Accademia Santa Cecilia di Roma, cinque dal conservatorio Morlacchi di Perugia. Saranno diciassette in tutto gli studenti che vivranno e studieranno insieme, a Cortona, per tutto il festival. Una loro performance è prevista al Maec sabato 28 aprile alle 18,30. I workshop che si terranno nell’antica fortezza del Girifalco saranno aperti a chiunque voglia cimentarsi con i quattro docenti: Giulio Stracciati direttore artistico del festival che insegnerà chitarra; Ares Tavolazzi mitico contrabbassista fondatore degli Area, il gruppo progressive più innovativo degli anni ’70; Stefano Cocco Cantini, sassofonista, uno dei pochi musicisti italiani che ha potuto suonare con Chet Baker e Michel Petrucciani. Infine, la voce Romina Capitani, docente di Siena Jazz. Per informazioni e costi: 3356790882.
Ma veniamo al festival, con i concerti che coinvolgeranno totalmente la città dalle piazze, il Parterre il Poggio e la Fortezza. Si parte venerdì sera al bookshop di palazzo Ferretti in via Nazionale con la voce di Romina Capitani, per poi proseguire, con il trio dei tre docenti di Cortona Jazz, Stracciati, Cantini e Tavolazzi, che si esibiranno al tramonto sulla stupenda piazza davanti al duomo. Sabato ci sarà la già citata performance al museo degli studenti, che interagiranno con le numerose opere etrusche presenti nelle sale del Museo dell’Accademia etrusca. A seguire degustazione delle eccellenze enologiche locali offerto dal Consorzio vini Toscana. Inoltre, da non perdere Giancarlo Schiaffini, uno dei maggiori rappresentanti di musica contemporanea che insieme ad Alìpio Neto presenteranno il loro libro “Immaginare la musica: per un’estetica fenomenologica della composizione contemporanea” e si esibiranno successivamente in quartetto al teatro Signorelli. A seguire sempre al teatro, il duo Jerome Sabbagh, sassofonista di Parigi e Laurent Coq pianista di New York.
Domenica sarà la giornata più ricca: oltre ai musicisti del Conservatoire supérieur de musique de Genève in piazza Repubblica, ci sarà l’imperdibile Ohad Talmor, sassofonista di Boston, che si esibirà davanti alle suggestive sculture di Tylson davanti alla Fortezza del Girifalco. La serata si concluderà dentro il cortile della fortezza con quello che è forse l’evento clou del festival, Ravish Momin, Val Jeanty, musicisti di elettronica da New York che dialogheranno con il virtuoso sassofonista Alìpio C Neto, per un concerto imperdibile. Lunedì il festival si sposterà al Sodo, nei pressi della limonaia dell’hotel il Melone, per l’esibizione del trio Riccardo Gola di Roma. Martedì Primo maggio si parte dal picnic in Fortezza con Anna Rossi e Dario Napoli, nelle due piazze del centro storico invece si esibiranno gli Uadg di Perugia, gli aretini Jazz Mania Trio e il trio Fring che chiuderanno il festival ai giardini del Parterre.