Sarebbero 4 i dirigenti indagati, ma tra questi non figurerebbero l’ex presidente Giuseppe Mussari e Gabriello Mancini, a capo della Fondazione. Si è concluso ieri sera alle dopo le 21 il bliz della guardia di Finanza alle sedi di Banca Monte dei Paschi e Fondazione, che ha tenuto con i computer bloccati i dipendenti della direzione generale e col fiato sospeso tutta la città.
L’ipotesi di reato al vaglio della Procura di Siena, che ha coordinato l’acquisizione dei documenti anche presso le abitazioni private di dirigenti in città, a Firenze, Roma, Padova e Mantova e Milano, è per “manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle autorita’ di vigilanza” in merito alle operazioni di acquisto di Banca Antonveneta, nel 2008. Le operazioni sul reperimento dei fondi per l’operazione e l’emissione di titoli “Fresh” di quell’anno per finanziare parte dell’acquisizione, saranno analizzate dal sostituto procuratore Antonio Nastasi e dagli esperti del Nucleo valutario della Guardia di Finanza di Roma, ma l’indagine è volta ad accertare anche i possibili danneggiamenti alla Banca stessa, nel quadro di quella che appare come una complessa operazione finanziaria, ha precisato stamattina Gianpaolo Mazza, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Siena: ”L’indagine riguarda solo l’acquisizione di Antonveneta” – ha detto –”Si deve verificare se l’acquisizione ha portato tutti gli altri effetti che si sono verificati nel mercato. Tra le piste investigative” – ha continuato Mazza – “c’e’ anche quella che Mps possa essere stata vittima. Nessuno vuole affossare la Banca. Qualcuno potrebbe averla danneggiata, ma ci sta anche che le procedure siano state tutte corrette. L’indagine è a 360 gradi e punta ad accertare tutto”. Stamattina intanto si è tenuta la presentazione dei nuovi vertici della Banca: il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola hanno espresso l’intenzione di avviare un percorso di rinnovamento, e di avere massima fiducia nel lavoro della magistratura: “Esistono spazi consistenti per riportare la banca a riposizionarsi sul mercato”- ha detto Profumo- “consentendo nuova stabilita’ e facendo esprimere ad essa tutta la sua forza”. A fine giugno intanto verrà presentato il nuovo piano industriale.