Il Corpo Forestale dello Stato ha denunciato per violazione dei sigilli ad area sequestrata le venti persone che hanno partecipato alla battuta di “Softair”, uno dei più popolari giochi di guerra, organizzata il 24 dicembre scorso all’Alpe di Poti, nel comune di Arezzo. La guerra simulata era finita in tragedia con la caduta dal tetto dell’ex stabilimento “Fontemura” di un ventenne di origine americana residente a Castiglion Fiorentino che vi partecipava, tutt’ora ricoverato a Siena in gravi condizioni. Durante gli accertamenti, gli uomini del Corpo Forestale, dopo un iniziale reticenza da parte dei partecipanti, sono riusciti a ricostruire, grazie ad alcune testimonianze, lo scenario con esattezza. In questo modo hanno appurato che i venti partecipanti, anziché giocare nei boschi, lo avevano fatto nell’area dell’ex stabilimento, lo stesso sequestrato dalla Forestale l’estate scorsa per la presenza di rifiuti pericolosi. Le indagini proseguono perché, come confermato dalla Forestale, mutando lo scenario in cui si sono svolti i fatti, potrebbero profilarsi ulteriori responsabilità a carico del gruppo.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…