Il 30 ottobre 2014, in Arezzo, a conclusione dell’indagine denominata “Primavera Araba”, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Arezzo, nel settore del contrasto al traffico di stupefacenti del tipo eroina, cocaina, hashish e marijuana prevalentemente ad opera di cittadini extracomunitari di nazionalità magrebina, i militari dell’Arma hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Arezzo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 7 soggetti per traffico e detenzione illecita a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tra di essi una donna aretina, moglie di uno degli indagati, con un ruolo particolarmente attivo nelle attività illecite del gruppo.
Le indagini attivate a seguito del decesso per “overdose da oppiacei” di un 48enne, accaduto il 4 novembre 2012 in Arezzo e sviluppate mediante attività tecniche e tradizionali di polizia giudiziaria, consentivano ai Carabinieri di Arezzo:
‒ il 19 giugno 2013 di trarre in arresto A.M.B.H. 42enne tunisino, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’uomo veniva trovato in possesso di circa 10 grammi di stupefacenti tra eroina, cocaina ed hashish, già suddivisa in dosi;
‒ il 5 luglio 2013 di trarre in arresto O.E.U. 45enne nigeriana, trovata in possesso di 23 grammi di cocaina ed alcuni grammi di hashish. Nel medesimo contesto veniva denunciato in stato di libertà per ricettazione M.M. 41enne tunisino, trovato in possesso di un Iphone 5s, provento di furto, mentre M.A. 35enne marocchino, veniva segnalato quale assuntore di stupefacenti, perché trovato in possesso di alcuni grammi di hashish;
‒ il 29 luglio 2013 di trarre in arresto W.D. 30enne tunisino, a cui venivano sequestrati 50 grammi di eroina, 3 grammi di cocaina, 1 bilancino di precisione e la somma di 1.500 euro, provento dello spaccio;
‒ il 18 agosto 2013 di trarre in arresto F.V. 27enne aretina, trovata in possesso d 6 grammi di eroina, già suddivisa in dosi, materiale per il confezionamento dello stupefacente e la somma di 700 euro.
Nel prosieguo delle indagini i Carabinieri della Compagnia di Arezzo, tra il 23 e 24 luglio 2014, davano esecuzione alle sottonotate misure cautelari emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Arezzo, sulla base delle risultanze investigative prodotte dall’Arma:
‒ ordinanza di custodia cautelare in carcere per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti nei confronti di A.R. siciliano, residente in Arezzo. Nel corso della perquisizione allo stesso venivano sequestrati 30 grammi di hashish ed un bilancino di precisione;
‒ obbligo di dimora nei confronti di O.E.U. 45enne nigeriana, già tratta in arresto il 5 luglio dell’anno precedente;
‒ ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di A.M.B.H. 42enne tunisino, già tratto in arresto il 19 giugno 2013;
‒ ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di S.H. 42enne tunisino, rintracciato dai militari dell’Arma a Verona.
Nella mattinata odierna i Carabinieri hanno eseguito una ordinanzadi custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Arezzo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di:
‒ W.D. 30enne, tunisino;
‒ G.H. 27enne, tusino;
‒ F.V. 27enne, aretina;
‒ M.N.A. 31enne, tunisino;
‒ W.N. 35enne, marocchino;
‒ B.M. 28enne, tunisino;
‒ B.M. 23enne, marocchino;
attivi in una fiorente e ramificata rete di spaccio sia nelle piazze del centro storico, che nei parchi pubblici di Arezzo.
L’attività di indagine ha, nel complesso, consentito:
‒ la disarticolazione di una collaudata rete di spaccio, organizzata in modo tale che ciascuno avesse la propria fetta di mercato, e una esclusiva zona di commercializzazione, con l’arresto di 16 persone e l’applicazione dell’obbligo di dimora nei confronti di un’altra;
‒ il sequestro di complessivi 200 grammi di sostanze stupefacenti di vario tipo, nonché della somma contante di circa 2200 euro, ritenuta provento di spaccio, alcuni computer portatili, play-station e vari giochi elettronici, provento di furto e compenso di cessioni di stupefacenti;
‒ l’individuazione e la conseguente segnalazione alla competente Prefettura di oltre 100 assuntori di sostanze stupefacenti, tra i quali molti studenti e diversi minorenni.
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