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Finanza al lavoro per contrastare l’evasione fiscale

Guardia di Finanza di Arezzo scatenata per contrastare l’evasione fiscale. Nel mirino delle Fiamme gialle in particolare i locali della cosiddetta “movida” disseminati in tutta la provincia dalle discoteche tradizionali ai bar e ristoranti che avevano organizzato serate di intrattenimento musicale, dai chioschi attrezzati per il “ristoro notturno” alle sagre popolari. Per quanto riguarda la Valdichiana i finanzieri hanno smascherato, in una nota discoteca della vallata, un escamotage per abbattere gli incassi.

 

Gli scontrini fiscali rilasciati all’atto dell’ingresso, infatti, venivano ritirati dagli addetti alla sicurezza previa apposizione di un timbro sulle mani dei clienti per consentirne il libero accesso. Gli stessi scontrini, quindi, venivano riconsegnati alle casse, in modo da consentirne il riutilizzo con i successivi clienti.

Nel complesso le Fiamme Gialle aretine hanno scoperto in provincia 51 casi in cui gli esercenti non emettevano lo scontrino fiscale, quasi sempre per le consumazioni in orario notturno. Scoperti anche 27 lavoratori al nero tutti impiegati nelle attività di intrattenimento notturno. Sospese le attività commerciali di 6 locali, in collaborazione con La Direzione Territoriale del lavoro, alla sospensione delle attività commerciali. I commercianti si sono avvalsi della facoltà concessa dalla legge di sanare le irregolarità pagando una multa di 1500 euro e regolarizzando i lavoratori al nero.

Scoperto, altresì, nell’ambito di una nota sagra paesana, uno stand adibito a sala giochi, dove, non solo, erano installati una ventina di videogiochi in totale assenza delle autorizzazioni ma, soprattutto, giocavano minorenni. I videogiochi sono stati sequestrati ed il presidente della sagra è stato denunciato.

Nei guai anche numerosi agriturismi per non aver emesso ricevute fiscali e per violazione alle norme sui prezzi.

E non è finita: altri 24 lavoratori al nero sono stati scoperti in imprese commerciali e manifatturiere della provincia. Sospesa l’attività di 5 ditte, compreso un complesso di piscine dove erano 5 gli addetti non in regola. Infine sono stati sequestrati 5500 articoli di bigiotteria in 4 aziende perchè i prodotti non erano lavorati in sicurezza.

Comitato per Cortona

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