Sono scattati oggi gli arresti domiciliari per il 40enne cortonese che vide morire per overdose un’amica 57enne, anche lei cortonese. L’accusa che viene rivolta all’uomo è detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, morte come conseguenza di altro delitto e omissione di soccorso. A firmare il fermo cautelativo è stato il Gip del Tribunale di Arezzo che, dopo la valutazione autoptica sul corpo della 57enne, ha ritenuto opportuno il provvedimento per il rischio di reiterazione del reato.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Cortona, i due, entrambi in cura al Sert, lo scorso 8 febbraio avevano organizzato una cena a casa della donna, nel corso della quale avrebbero mischiato alcol a metadone. Un mix letale che, secondo la stessa ricostruzione dell’autopsia, avrebbe provocato una crisi mortale alla 57enne. Il cortonese avrebbe chiesto aiuto solo alcune ore dopo la morte, allertando un vicino che a sua volta chiamò le forze dell’ordine. Nel corso della perquisizione i Carabinieri di Camucia, comandati dal Maresciallo Gianluca Falco, trovarono 16 boccette di metadone, due delle quali ancora piene. Il 40enne fu immediatamente arrestato dai Carabinieri, ma poco dopo scarcerato. Oggi la decisione di ricorrere agli arresti domiciliari. L’uomo è assistito dall’avvocato Roberto Rossi.