I dirigenti della Rdb con una lettera a ministero e sindacati avrebbero chiesto di cambiare la causale della cassa integrazione per 6 stabilimenti (tra cui quello di Montepulciano): da “crisi aziendale” a “cessazione di attività”, mossa contemporanea al tavolo ministeriale e a quello regionale, dai quali invece non era emersa la decisione, che, a quanto pare, sarebbe già definita e pianificata.
Susanna Cenni, parlamentare senese del Pd, appresa la notizia durante la visita di pochi giorni fa ai 78 lavoratori dello stabilimento poliziano, in presidio da tre mesi, con una lettera al ministro dello sviluppo economico Corrado Passera e al coordinatore del tavolo Giampietro Castano denuncia l’accaduto e conferma l’impegno delle istituzioni per risolvere la vertenza: “Trovo che l’azienda – si legge nella lettera al ministro-” stia procedendo in modo grave e omissivo, un modo che certo non aiuta le istituzioni a lavorare concretamente per costruire e sollecitare alternative credibili, supportando anche eventuali altri interessi.
“Siamo consapevoli” – continua Cenni – “della gravità della crisi che sta attraversando il nostro Paese e della grande quantità delle situazioni di crisi che arrivano sui tavoli del Ministero. Proprio per questo, credo sia doveroso, da parte di tutti, comportarsi in modo trasparente e onesto nei luoghi in cui le istituzioni si impegnano a far incontrare le parti, sollecitando e sostenendo tutti i possibili percorsi di ripresa produttiva. Mi pare evidente, però, che Rdb abbia scelto di avere ben altro comportamento e voglio augurarmi che il Ministro prenda provvedimenti al riguardo”.