“Io sono bravo. Bravissimo”. Pierantonio, ospite della casa di Pinocchio, struttura per disabili di Castiglion Fiorentino, non ha dubbi: il tennis fa per lui. Come per Angela e gli altri ragazzi protagonisti del progetto “Viva il tennis” che ha trasformato racchetta e pallina in strumento d’inclusione sociale. Presentato stamani, ha riunito gli operatori della Cooperativa sociale Koine, gli istruttori del Circolo Tennis Castiglionese, i formatori del Comitato Paraolimpico. E poi le istituzioni locali e quindi le imprese, sia pubbliche che private.
Il tennis è un tassello del mosaico che rappresenta VIVA, cioè il progetto Vita Indipendente Valdichiana, messo a punto dai Comuni della Valdichiana aretina, dall’Usl Toscana Sud Est e da Koinè.
La prima fase del progetto ha visto i tecnici sportivi apprendere le tecniche di relazione e le metodologie da utilizzare nel campo della disabilità. Poi i ragazzi hanno seguito un corso preliminare per imparare i fondamentali del tennis e quindi tennisti, ormai entrati nel circuito agonistico, si sono messi a disposizione per affinare la tecnica dei giovani disabili. Adesso allenamenti costanti e partecipazione alle gare ufficiali della Fit.
Un progetto che ha raccolto l’adesione di Regione Toscana, Comune di Castiglion Fiorentino, Coni, Federazione Italiana Tennis, e Comitato Italiano Paralimpico. E la collaborazione di Pastificio Fabianelli, Estra, Conad, Joma e Castellani Sport.
“E’ un onore ed un privilegio, per il Tennis Club Castiglionese – ha affermato stamani il Presidente Giuseppe Pianaccioli – essere il motore di un progetto così importante. Siamo fieri del nostro staff tecnico che si è immerso fin da subito con passione e dedizione in un percorso tanto bello quanto impegnativo. Un grazie ad Edoardo Cerofolini, tutor e formatore del progetto, e a Stefania Battaglini di Koiné perché senza di lei anche noi non avremmo potuto osare così tanto. Ma il grazie più grande va ai protagonisti del progetto “Viva il tennis” ovvero i ragazzi del Progetto Viva e della Casa di Pinocchio, perché è grazie al loro entusiasmo contagioso che siamo arrivati così in alto. Spero solo che questo sforzo non rimanga isolato e, mi auguro, che anche altri circoli a noi vicino possano ripetere un’esperienza unica ed entusiasmante. Un grazie anche all’ Amministrazione Comunale di Castiglion Fiorentino per il supporto iniziale ed agli sponsor che ci stanno sostenendo dimostrando molta sensibilità”.
“Il tennis e quindi lo sport sono elementi fondamentali per l’inclusione sociale dei giovani – ha aggiunto Stefania Battaglini,referente Koinè. I ragazzi della casa di Pinocchio si sono già misurati con la scrittura e la fotografia. Queste iniziative sono perfettamente coerenti con la logica che ci ha guidato nella progettazione della Casa di Pinocchio, il cui modello di gestione è ispirato alla riproduzione del clima familiare, alla apertura al territorio, alla integrazione con la rete dei servizi pubblici, al coinvolgimento attivo degli enti locali, della Usl, delle famiglie e delle associazioni. In questo caso del Tennis Club Castiglionese che ringraziamo, insieme alle istituzioni e agli sponsor, per la grande attenzione dimostrata”.
Protagonisti di questo progetto, insieme ai ragazzi della casa di Pinocchio e del Progetto Viva, gli istruttori del Circolo Tennis che hanno raccontato stamani non solo l’esperienza ma anche l’emozione di insegnare in un modo del tutto nuovo: Chiara Ballotti, Valerio Ballerini e Maia Bacci. E con loro Edoardo Cerofolini del Comitato Paralimpico supervisore del progetto.
Un’idea ampiamente condivisa dalle istituzioni. Il Sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, ha sottolineato la sua passione per il tennis ed ha rivolto il suo apprezzamento ai dirigenti e agli istruttori del Circolo: “in passato sono stati capaci di insegnare a me e questa è la garanzia che il progetto VIVA può funzionare. Il Circolo tennis Castiglionese è fortemente cresciuto in questi anni ma adesso è veramente andato oltre ogni aspettativa. Qui stiamo dimostrando a tutti che lo sport è veramente alla portata di tutti”.
La vice Presidente del Consiglio regionale, Lucia De Robertis, ha dichiarato che “una rete, una volta tanto, non è una barriera ma un segno d’inclusione sociale. La rete di questo campo da tennis non serve a divedere ma ad unire: enti pubblici, aziende, cooperative, famiglie, federazioni sportive. Il nostro obiettivo è contribuire allo sviluppo e al sostegno sia dell’autonomia personale che dell’assistenza domiciliare evitando l’istituzionalizzazione”. De Robertis ha quindi consegnato le targhe della Regione Toscana ai promotori del progetto. che ha ottenuto la collaborazione delle imprese, sia pubbliche che private.
“Insieme nel nome del tennis, dello sport e dell’inclusione sociale. Oggi – ha ricordato il Presidente di Estra, Francesco Macrì – su questo campo non ci sono 2 o 4 giocatori ma un’intera comunità che sostiene un’innovativa esperienza d’inclusione sociale. Il Tennis Club Castiglionese e la cooperativa sociale Koinè si sono resi disponibili ad una vera e propria sperimentazione. Estra sostiene questa esperienza perchè ha nel suo Dna imprenditoriale anche la visione dello sport quale strumento di aggregazione e d’inserimento sociale. Estra Sport Club ne è una prova: l’aggregazione di 36 tra società e associazioni sportive del territorio con oltre 6mila atleti”.
Dal pubblico al privato con Luca Fabianelli, quarta generazione dei titolari del pastificio di Castiglion Fiorentino: “da sempre la nostra azienda è impegnata in iniziative con finalità benefiche e sociali. Abbiamo quindi deciso di sostenere con entusiasmo il progetto, coerente con i nostri obiettivi di promozione dello sport e valorizzazione del territorio. E condividiamo l’obiettivo, attraverso il tennis, di diminuire i pregiudizi nei confronti dei disabili e aiutarli a migliorare le proprie capacità e l’autonomia”.
Schierato con “Viva il tennis” anche il mondo dello sport. Stamani a Castiglion Fiorentino sono intervenuti Giorgio Cerbai, Delegato provinciale del Coni;Guido Turi Consigliere Nazionale della FIT e Luigi Brunetti, Presidente del Comitato Regionale Toscana della Federazione Italiana Tennis, che ha dichiarato: “fatti e non parole: credo che nessun detto sia adatti meglio a questa iniziativa che il tennis castiglionese ha deciso di intraprendere. Credo infatti che in passato siano stati molti i discorsi retorici e che altri ne vengano fatti e altri ancora ci saranno in futuro ma quel che conta è partecipare attivamente con qualsiasi mezzo all’inserimento della persona disabile. Quindi niente di meglio dell’attività sportiva si presta a questo compito che arricchisce che se ne fa carico ed è motivo di gioia per chi la pratica”.
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