L’agricoltura come mezzo terapeutico. E questo il principio che ha spinto lIstituto riabilitativo dei Padri Passionisti di Agazzi e la Cooperativa LAgora’ dItalia, che gestisce le strutture di Podere Modello a Castiglion Fiorentino e di Villa Mimose a Cortona, ad impiegare alcuni ragazzi disabili nella raccolta delle olive. Gli ospiti stanno vivendo unesperienza diversa che consente loro di trascorrere le giornate a diretto contatto con la natura secondo la tradizione contadina.
I giovani raccolgono le olive, pranzano al campo e poi porteranno il raccolto al Frantoio Landi per lavorarlo con le antiche macine in pietra. Lolio prodotto verra’ venduto ed il ricavato sara’ interamente impiegato per lacquisto di supporti educativi che verranno poi utilizzati sia ad Agazzi che a Podere Modello e Villa Mimose. Lesperienza vissuta ha coinvolto positivamente i ragazzi e rientra in un progetto terapeutico frutto della collaborazione tra lIstituto di Agazzi e la Cooperativa LAgora’ dItalia che hanno da subito dichiarato di voler ripetere esperienze simili spiegando di aver allo studio altri progetti terapeutici legati allagricoltura.
La collaborazione fra LAgora’ dItalia e lIstituto di Agazzi – ha spiegato la direttrice di Podere Modello e Villa Mimose, Stefania Lotti – ha permesso di elaborare un progetto sul territorio che intende sviluppare il livello di socializzazione degli ospiti e recuperare le antiche arti contadine.
Si tratta di una sperimentazione dalla quale ci aspettiamo risultati molto importanti – ribadisce Manuela Carnieri, direttrice de LAgora’ dItalia – ed intendiamo investire in maniera determinata su questo progetto che ha gia’ dato un riscontro positivo. Intendiamo proseguire sul percorso iniziato anche per coinvolgere il territorio per favorire la socializzazione ed il reinserimento di soggetti svantaggiati.
Per noi si tratta di un progetto che mira a creare una reale opportunita’ di lavoro per i nostri ospiti ha sottolineato Anna Verrazzani dellistituto di Agazzi – consentendo loro di sviluppare un percorso di vita che porti ad una progressiva deistituzionalizzazione e alla riconquista di un buon livello di autonomia.
Questa esperienza e’ stata possibile grazie alla sensibilita’ della famiglia Mennini che ha messo a disposizione loliveto per ricordare la grande passione per lagricoltura che ha sempre animato il capofamiglia Spartaco, recentemente scomparso
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