Un’edizione di grande successo quella del Tuscan Sun Festival 2011 segnata dalla presenza di star come Jeremy Irons o Greta Scacchi, non solo sul palco ma anche tra il pubblico, personalità dell’arte e della cultura, come anche del cinema, come Colin Firth che in forma anche del tutto privata, e in molti casi addirittura in anonimato, e a sorpresa hanno voluto esserci. Parole di soddisfazione da parte di Barrett Wissman per un’edizione del festival che ha visto una grande crescita di pubblico italiano e non, un pubblico “fidelizzato” in un certo senso, perché si è trattato di spettatori che spesso sono tornati per più di uno spettacolo e di spettatori che già dallo scorso anno avevano manifestato la volontà di tornare al festival.
Aumento di pubblico dovuto anche ad una politica dei prezzi che potremmo definire “popolare” visto il dimezzamento dei costi complessivo e le soluzioni tese a favorire i residenti.
Un festival ha dichiarato il fondatore del Festival del Sole che “mai come quest’anno è stato un concentrato di qualità e di prestigio. Sia grazie ai nomi degli ospiti, straordinari protagonisti della scena internazionale, musicisti di chiarissima fama e interpreti raffinati ed esclusivi, sia grazie al fatto di offrire star come Danielle de Niese o Milos Karadaglic in unica data italiana. Questo rappresenta per noi un motivo in più di orgoglio e soddisfazione che il pubblico comincia ad apprezzare appieno vivendo Cortona come un’opportunità straordinaria e al tempo stesso ‘a portata di mano’ considerando la vicinanza dalle grandi città italiane e la piacevolezza del contesto”. “C’è bisogno però – ha continuato Wissman – di veder crescere il consenso e lo spirito di condivisione da parte del tessuto locale, inteso sia come realtà produttive che gravitano intorno al festival, sia come bacino di pubblico che possa in prospettiva diventare una comunità selezionata che in forme diverse contribuisca a sostenerlo. In un momento di grave crisi di sostegni pubblici sulla cultura penso per esempio che sarebbe bene creare forme di partecipazione da parte di “Amici del Festival” che possano a vario titolo sviluppare modalità di sostegno economico allargato e partecipato.”
Per il Sindaco di Cortona Andrea Vignini: “Ancora una volta il Tuscan Sun Festival ha portato a Cortona alcuni dei protagonisti mondiali della musica e insieme a loro divi internazionali del cinema, gourmet, scrittori e ballerini. Tutto questo ospitato nella splendida cornice delle nostre mura etrusche e dei nostri vicoli medievali. Una straordinaria finestra sull’arte internazionale sospesa tra passato e presente e tra mito e realtà.”
Molto soddisfatta anche l’Assessore alla Cultura della Provincia di Arezzo, Rita Mezzetti Panozzi. “Anche quest’anno il Festival si è confermato come l’evento culturale di eccellenza a livello provinciale e non solo, tale da diventare, ogni anno sempre di più, un polo di attrazione per i numerosi turisti. Ma il Festival sta riscuotendo sempre più interesse anche fra i residenti – con un ottimo 35% di presenza sui biglietti venduti.
La presenza del 60% di turisti stranieri, che sono venuti espressamente per questo evento, è la conferma che la motivazione culturale unita ad una destinazione di eccellenza costituiscono una combinazione perfetta per un turismo internazionale e di qualità.”
Qualche dato:
il totale biglietti venduti è stato di 2509.
Di cui 722 residenti.
60% del totale biglietti venduti sono da imputare a stranieri, maggiormente americani.
La serata con il maggor numero di ingressi è stata quella con Jeremy Irons, il 4 agosto (388 biglietti), a seguire Martha Argerich 1 agosto con 387 e lo stesso per Danielle De Niese che ha chiuso tra numerosissime standing ovation un festival tanto divistico quanto di straordinario prestigio ed eccellenza. Ed il pubblico estasiato ed in visibilio per il trascinante soprano dagli occhi di gazzella non ha rinunciato a mostrare passione ed entusiasmo per star tanto belle e affascinanti quanto superbamente brave.
E chissà che non sia questa anche una chiave del successo: un festival che occupa le pagine delle riviste patinate ma che mette d’accordo anche i critici musicali più diffidenti.
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