Lo conferma il presidente della delegazione cortonese di Confcommercio Luca Donzelli: “forse nei numeri non è stata l’estate più esaltante per Cortona, ma lo è stata nella qualità del turismo. Così, anche se non tutte le strutture ricettive hanno registrato il tutto esaurito, i clienti che sono arrivati hanno lasciato molta ricchezza sul territorio. Hanno cenato e pranzato fuori, hanno visitato musei, acquistato libri, vini, scarpe, gioielli e opere d’arte”.
Secondo gli operatori, molto è merito del Tuscan Sun Festival: “ha fatto rientrare Cortona nei circuiti del turismo di altissimo profilo, soprattutto straniero. Non è un caso se a riempirsi di più sono state le strutture ricettive di categoria superiore, mentre le altre hanno avuto tassi di occupazione inferiori, comunque nella media di ogni estate. Non dimentichiamo che per una città d’arte – precisa Donzelli – l’agosto è bassa stagione, perché i turisti in genere preferiscono le località di mare o di montagna”.
“Ce ne fossero di festival come il Tuscan Sun! – sottolinea il vicepresidente della Confcommercio cortonese Marco Molesini – oltre a promuovere Cortona nel mondo mette in moto un tipo di turismo che fa guadagnare tutti, dagli alberghi alle botteghe artigiane e ai tassisti. È questo il turismo che vogliamo per la nostra città: colto, rispettoso, qualificato anche dal punto di vista della capacità di spesa. Se ce lo possiamo permettere, senza falsa modestia, è perché Cortona offre strutture e servizi all’altezza, che altrove mancano. Contiamo poi sull’attenzione dell’Amministrazione Comunale e di altri enti: il loro sostegno finanziario ad eventi come il Tuscan Sun è, indirettamente, un sostegno per tutta l’economia locale. Per capirlo, basta vedere il numero e l’entità degli scontrini emessi da un qualsiasi negozio cortonese nei giorni del festival e in quelli del resto del mese”.
“In fondo – chiosa il presidente Donzelli – se il turismo funziona non lo dicono i numeri degli arrivi ma i fatturati delle imprese”.