“Convocare urgentemente un tavolo di discussione sulla gravissima crisi strutturale di Chianciano Terme che coinvolga il Ministero, la Regione, la Provincia, il Comune e le associazioni degli albergatori”. E’ questa la richiesta avanzata da Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena, in una lettera inviata al ministro per lo sviluppo economico, Paolo Romani per chiedere un intervento urgente da parte del Ministero sulla pesante situazione economica in cui versa, ormai da venti anni, la città di Chianciano.
“Il 21 luglio scorso – spiega il presidente della Provincia – il Consiglio provinciale ha espresso il suo sostegno per l’iniziativa promossa dal Comune di Chianciano Terme per ottenere da parte del Ministero per lo Sviluppo economico il formale riconoscimento di “area di crisi”, mediante l’applicazione dell’articolo 2 della Legge n.99 del 23/07/2009 ed estendendo le agevolazioni previste per le industrie turistiche alle imprese commerciali e alberghiere. Dopo oltre tre mesi dall’invio della richiesta, il Comune non ha ancora ricevuto né una risposta né la disponibilità a organizzare un incontro istituzionale”.
“La crisi strutturale in cui versa Chianciano Terme, legata alla conclusione della stagione del termalismo sociale – dice ancora Bezzini – si è ulteriormente aggravata negli ultimi anni a causa della difficile congiuntura economica che interessa l’intero territorio nazionale, creando una pesantissima situazione di difficoltà per decine di aziende turistico ricettive, che rischia di essere irreversibile. A questa situazione si somma la drastica riduzione delle presenze turistiche nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere e il drammatico calo dell’occupazione nel comparto alberghiero, che tra il 2005 e il 2010 è arrivato al taglio di 1.727 assunzioni”.
“In questi anni la Provincia di Siena, insieme alle altre istituzioni – conclude Bezzini – ha cercato di intervenire per arginare la profonda crisi. Oggi dobbiamo prendere atto che la gravissima situazione in cui versa Chianciano Terme non è risolvibile attraverso strumenti e risorse tradizionali, ma va affrontata affiancando a questi ultimi, provvedimenti straordinari che coinvolgano Regione e Governo, come avviene anche per altre situazioni nel paese. E’ per queste ragioni che la Provincia condivide l’iter avviato dal Comune di Chianciano Terme per ottenere il riconoscimento dello stato di “area di crisi”. Attendiamo con fiducia che il Ministro Romani convochi urgentemente un incontro con la Provincia, il Comune di Chianciano, le associazioni degli albergatori e la Regione per parlare del futuro di una realtà termale importante per il Paese. In caso contrario siamo pronti a mobilitarci e a intraprendere iniziative di protesta di fronte al ministero”