Sabato 10 novembre alle ore 17 presso la Biblioteca di Cortona sarà presentato il libro “Tavolo 18” di Nicoletta Ghezzi. La presentazione sarà coordinata da Mario Parigi. Di seguito una presentazione dell’autrice e del suo lavoro:
Nicoletta Gezzi, romana di nascita vive e lavora ormai da moltissimi anni ad Amsterdam.
Spesso i romanzi autobiografici hanno il grosso limite di offrire, ovviamente, un unico punto di vista delle storie narrate, quello dell’autore. Anche in questo caso “TAVOLO 18” non sfugge alla regola, ma ciò che narra Nicoletta è così coinvolgente che riesce ad appassionare anche il lettore più pigro. La “location” del romanzo è il ristorante, luogo d’incontri e di scontri, crocevia tra culture e popoli diversi, in cui all’improvviso il mondo accelera, tutto diventa vorticosamente veloce e tu devi stare al passo, ma ciononostante trovi il tempo per vivere momenti di grande gioia o sofferenza, comunque di condivisione, con i colleghi e hai la possibilità di conoscere la più varia campionatura del genere umano. C’è molto da imparare tra i tavoli di un ristorante. Leggere “TAVOLO 18” è come posare lo sguardo su un avvincente diorama della società italiana, e in parte europea, dal dopoguerra ad oggi, in una sorta di viaggio balzachiano, dove un’umanità frenetica e coraggiosa cerca di lasciarsi alle spalle le sofferenze e le tragedie di quel tempo. La protagonista, ovviamente, è Nicoletta, che agli inizi degli anni ’70 lasciò tutto e tutti per seguire Warmolt, l’uomo della sua vita, andando a vivere ad Amsterdam dove insieme aprirono un ristorante. Da quel momento il locale diventa un cinescopio, attraversato da una moltitudine di personaggi “normali”, ma con una carica umana contagiosa, capaci di offrire solidarietà come di compiere piccole o grandi meschinità: Enzo, Federico, Hans, Giuseppe, Luigi, Mauro, ecc. Dalle agili e coinvolgenti pagine emerge prepotente l’entusiasmo dell’autrice per il suo lavoro, fatto sempre con grande cura e serietà, ma soprattutto l’amore per il padre, la madre, gli amici di un’infanzia dura ma allo stesso tempo gioiosa in una Roma neorealista. E poi la passione travolgente per Warmolt, per i figli e, nonostante le enormi diversità (e avversità), per la stessa Olanda, che ormai considera la sua casa. Dunque una vita intensa, difficile, spesso in salita, ma affrontata sempre e comunque con grande coraggio, raccontata in un romanzo che si legge tutto d’un fiato. L’opera è già stata presentata con successo a Roma, a Cortona e in Olanda.