Spettacoli teatrali del weekend in Valdichiana

Venerdì 18 marzo al Teatro Rosini di Lucignano alle ore 21.15 la Banda Comunale Giovanni Rosini omaggerà con un concerto che va dall’opera alla pop music, non dimenticandosi di fare gli auguri all’Italia. Nell’anno 1841, sotto la direzione di Don Lorenzo Moriani, fu creata una Società Filarmonica di 14 musicanti. Da quel primo nucleo la banda ha ottenuto importanti riconoscimenti, come nel 1892 per l’inaugurazione del monumento a Guido Monaco ad Arezzo e tanti altri. La banda ha poi mantenuto una costante attività fino a metà degli anni novanta. Nel 2003, grazie all’interessamento di alcuni giovani lucignanesi, è stata ricostituita la Filarmonica, che questo breve periodo si è fatta apprezzare in molte occasioni. Con la sua ricostituzione è stata attivata anche una scuola di musica ad indirizzo bandistico e corale (Ance, Ottoni, Flauto-Ottavino, Percussioni e Canto), frequentata da allievi più o meno giovani, che vengono gradualmente inseriti nell’organico della banda e del coro. La Banda Giovanni Rosini è diretta dal M° Andrea Meucci.

Sabato 19 marzo ore 21.15 al Teatro Comunale a Castiglion Fiorentino in scena ITALIANI, ITALIENI, ITALIOTI dai testi di Michele Serraregia e drammaturgia Giorgio Gallione,con Ugo Dighero e la Banda Osiris
Monologhi, canzoni, ballate che raccontano, irridono, svelano la faccia ipocrita e arrogante dell’Italia. Un’esilarante e corrosiva radiografia del nostro paese, costruita sugli scritti, le “satire” e i breviari comici di Michele Serra. Un esorcismo per musica e parole per cantare le assurdità, i paradossi, le vanità rovinose di noi “italiani, italieni, italioti”. Lo spettacolo alterna due strutture narrative: la prima costruita sui pensieri e le riflessioni di un uomo (di sinistra) che si interroga sull’oggi, sulla situazione del proprio paese, attraverso riflessioni intime, inquietanti, a volte dolorose. Sono i testi tratti daL’Amaca rubrica che Michele Serra scrive per La Repubblica, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume gli offre a ritmo, purtroppo, forsennato. La seconda costruita con numeri di taglio più satirico, manipolando i pezzi che caratterizzano la collaborazione con L’Espresso – Satira preventiva – in cui l’autore disegna un mondo in pericolo tra le goffe mani della scimmia umana.