Gentile Signor Sindaco, siamo un gruppo di compagnie teatrali, attori, registi, coreografi, danzatori, scenografi e organizzatori, alcuni residenti a Castiglion Fiorentino, altri presenti in città con la loro attività professionale. Tutti siamo sensibili alla vita culturale della città, in particolare alle attività del Teatro Comunale, e crediamo fortemente che sia attraverso il coinvolgimento nella vita culturale che una cittadinanza trovi la sua identità e il suo senso di appartenenza.
Dopo alcune riunioni informali, ci è parso utile scriverle per condividere alcune nostre riflessioni su quello che dovrebbe e potrebbe essere lo sviluppo culturale di Castiglion Fiorentino.
Pensiamo che le attuali difficoltà finanziarie del Comune non debbano far perdere di vista due elementi essenziali:
1) il Teatro Comunale non può essere visto come struttura a sé stante, ma deve essere considerato come un elemento importante della politica culturale della città;
2) chiunque creda di poter far funzionare un teatro a costo zero non è degno di affidamento, semplicemente perché questo zero lo si ottiene o sulla pelle degli artisti (che, come tutti i lavoratori, hanno diritto a un compenso), oppure indica una volontà di trasformare una struttura municipale in luogo “privato”, ad usum delphini.
Riteniamo che il Teatro Comunale dovrebbe essere luogo di aggregazione, apertura e servizio alla città e diventare il motore di una serie di attività (spettacoli, seminari, incontri, corsi) che possano svolgersi non solo al suo interno, ma anche in altri luoghi, come ad esempio il Cassero e il Casseretto, il chiostro di San Francesco, la chiesa di San Lazzo, la piazza del Comune, il Palazzo San Michele, il cortile del Collegio Santa Chiara.
Oggi più che mai è importante chiedersi che tipo di attività potrebbe produrre il teatro in collaborazione con la biblioteca, i musei, la banda, il circolo fotografico, le scuole, i rioni e altre realtà locali. È necessario un lavoro di censimento delle forze vive riconducibili alla cultura presenti in città, ma anche di attento riesame del passato per capire quali possano essere i costi reali e imprescindibili di una politica culturale efficace.
Ci auguriamo che queste nostre prime riflessioni possano essere utili a contribuire a scelte coraggiose per fare di Castiglion Fiorentino un polo culturale attivo e attrattivo tanto per la cittadinanza che per un pubblico che vada al di là dei confini comunali.
Ringraziandola per la sua cortese attenzione, le porgiamo i nostri distinti saluti.
Roberto Abbiati, Amina Amici, Norma Angelini, Matteo Fantoni, Raffaella Giordano,
Giovanna Milano, Fabio Monti, Maurizio Patella, Giorgio Rossi, Massimo Schuster,
Amarilli Soriente, Elena Tedde Piras, Sara Venuti
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