A seguito degli eventi alluvionali del giorno 11 novembre 2012, la Regione Toscana si è fatta parte diligente nell’affrontare le problematiche legate alla stabilità arginale. Tanti infatti sono i casi che di recente hanno visto una sempre crescente casistica di calamità legate a crolli arginali. Sono molto estesi i territori regionali che sono stati in passato sottratti alle paludi e che oggi sono affrancati dalle acque grazie ad un sistema idraulico di acque pensili rispetto al piano di campagna, caratterizzato quindi dalla presenza di arginature dalla cui stabilità dipende la sicurezza idraulica delle aree ad essi sottese.
Oggi tali aree si presentano fortemente antropizzate, da qui la necessità di consolidare le arginature che sono rivolte direttamente a proteggerle. Con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 201 del 27 Novembre 2012 è stato approvato il “Piano straordinario degli interventi pubblici urgenti e indifferibili di ripristino e di messa in sicurezza idrogeologica” e le prime disposizioni per l’attivazione degli interventi. Entrando nel merito, il presente intervento riguarda la realizzazione dei lavori urgenti per consolidamento e l’adeguamento delle arginature del torrente Esse di Cortona nel tratto compreso tra la passerella dell’Ossaia ed il ponte della variante alla S.P. Lauretana di Camucia per una lunghezza complessiva di circa 2.500 metri. Il torrente Esse di Cortona è un canale di acque alte che si presenta arginato sia in destra che in sinistra idraulica per tutta la sua lunghezza. Esso raccoglie le acque provenienti da un ampio bacino dal versante occidentale cortonese e delle colline della parte nord di Tuoro sul Trasimeno (PG). In questo torrente sono presenti numerose opere in muratura, quali briglie, muri a secco, salti di fondo, guadi etc. tipiche dei tratti pedemontani, ove confluiscono un elevato numero di affluenti. Tra questi si ricordano in destra idrografica il Torrente Esse di Valecchie, il Rio Argella, il Borro di Pergo, il Borro di Metegliano ed il Torrente Essolina e in sinistra idrografica, Rio di Montanare, il Fosso di Piazzano ed il Rio delle Cannelle. Più a valle il torrente, che non riceve altri affluenti, supera la S.R. 71, attraversa l’abitato di Camucia, la ferrovia, varie strade e si congiunge al Torrente Loreto dove diventa classificato in 2^ categoria. “I problemi specifici del torrente spiega l’Assessore provinciale alla difesa del suolo Antonio Perferi – sono in gran parte collegati al tratto cittadino nel quale i propri argini sono a difesa di abitazioni, insediamenti produttivi e vie di comunicazione. Queste problematiche sono accentuate oltre che dalla presenza della vegetazione anche dalla presenza di alcune tane di animali selvatici che provocano dei fori sui corpi arginali per cui vengono meno le condizioni di stabilità dei rilevati arginali. L’obiettivo che si vuol raggiungere con questi interventi è la riduzione del rischio idraulico per l’abitato di Camucia. I lavori, che avranno un costo di 1.500.000 euro, saranno prevalentemente incentrati sul consolidamento dell’argine destro con opere longitudinali di difesa, sia tramite ringrossi arginali, che con diaframmi di cemento (jet-grouting), riducendo in questo modo la possibilità di formazione di rotte arginali, nel tratto del torrente prospiciente all’abitato. Inoltre, allo scopo di ripristinare e uniformare la sezione di deflusso delle acque, sono previste riprofilature delle quote di testa degli argini, e del fondo alveo”. A dare il via al cantiere sono stati oltre all’Assessore Perferi, anche il Presidente del consiglio comunale di Cortona Lorena Tanganelli e l’Assessore provinciale Rita Mezzetti Panozzi, mentre ha inviato un messaggio l’Assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini. “Nello scusarmi per l’impossibilità a partecipare all’incontro di presentazione dell’avvio dei lavori del torrente Esse afferma l’Assessore Bramerini – mi preme ringraziare l’Amministrazione Provinciale per questo ulteriore intervento a seguito degli eventi calamitosi del novembre 2012. Poter intervenire concretamente con un investimento di 1.500.000 di euro su un torrente così importante rappresenta la vera risposta che tutte le istituzioni vogliono dare ai cittadini. La volontà sarebbe stata quella di poter avviare fin dai primi mesi del 2013 questo intervento di mitigazione ma la complessità tecnico-procedurale ha obbligato l’Amministrazione Provinciale ad un complesso iter burocratico ma che oggi trova la definitiva chiusura con il conseguente avvio dei lavori. Come Regione continueremo non solo nel territorio aretino, ma in tutto quello regionale, a intervenire anche con finanziamenti importanti per mitigare il rischio idraulico e idrogeologico che ha interessato in modo così rilevante il nostro territorio negli ultimi anni”.
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