Abbiamo avviato da alcune settimane, come gruppo di persone interessate ai problemi ambientali, un progetto che ha l’obiettivo primario di sostenere gli agricoltori che sono impegnati nella coltivazione di prodotti della nostra tradizione. In sintesi il progetto prevede l’identificazione delle aziende, la valorizzazione dei loro prodotti, la creazione di un consorzio che garantisca le quantità prodotte per iniziare la fase di marketing con il marchio, che, a titolo provvisorio, è identificato con l’acronimo cortoNAtura.
Il principio base, su cui si fonda il progetto è quello che dall’agricoltura si debbano ottenere solamente prodotti per l’alimentazione eliminando qualsiasi tipo di utilizzo speculativo quali, ad esempio, la produzione di biomasse e lo smaltimento di rifiuti. La consapevolezza, ormai ampiamente dimostrata, è che questi modelli di utilizzazione provocano disastri ambientali ed una economia che dura, al massimo, fino all’esaurimento dei contributi che la sostengono.
Il progetto si propone di sviluppare dei sistemi di commercializzazione che permettano agli agricoltori di realizzare guadagni sufficienti allo sviluppo delle loro imprese. Il progetto quindi si propone di affermare che una economia “a chilometri zero” non serve solamente ad evitare inquinamento per i trasporti, può anche essere un volano per piani di sviluppo economico locale.
Le aziende contattate sono state una decina, tutti hanno manifestato interesse e sei di esse si presenteranno, dal 30 maggio al 2 giugno, alla fiera medioevale di Cortona.
Questo è il secondo passo. Due settimane fa CortoNatura fu presentato a Camucia in occasione della fiera di primavera. Il successo avuto ci ha spinto a continuare su questa strada.
Nelle fasi successive è previsto anche il coinvolgimento dell’Istituto Vegni per la redazione di “piani di coltivazione” per legare le produzioni alle tradizioni agricole del nostro territorio.
Chilometri zero (riduzione dell’inquinamento da trasporti), coltivazioni realizzate con le tecniche di quando alla chimica erano preferiti sistemi più naturali (qualità e salubrità dei prodotti), sviluppo di una economia agricola più sostenibile (salubrità del nostro territorio), nuova occupazione (sia per le coltivazioni che per le fasi di commercializzazione).
Da sabato a martedì il secondo passo per far conoscere al grande pubblico che possono essere consumati prodotti che hanno sapori che si pensavano perduti, per far conoscere agli agricoltori il progetto e le possibilità che può sviluppare. Sarà presente anche un esperto (autodidatta) di semi che ha già disponibili le sementi per ricreare prodotti che pensavamo scomparsi.
CortoNAtura – Anna Maria Bianchi, Daniela Banelli, Loretta Lazzeri, Enzo Moretti