Secondo appuntamento per HUNGRY EYES, la rassegna fotografica dedicata all’alimentazione delle idee, della cultura e della conoscenza promossa nell’ambito di Expo dalle eccellenze della Val di Chiana e organizzata da Cortona On The Move. Il 2 di luglio alle ore 19.00 sarà inaugurata la mostra Land Inc. del collettivo TerraProject dedicata al land grabbing.
HUNGRY EYES (4 giugno – 30 ottobre) è realizzato dal festival internazionale di fotografia Cortona On The Move e da StudioMetria in partnership con Toscana Promozione, Comuni Valdichiana, Outlet Valdichiana, Banca Popolare di Cortona, Leica, Consorzio Vino Chianti. Comuni della Valdichiana aretina (Cortona, Castiglion Fiorentino, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino e Civitella in Valdichiana) la Banca Popolare di Cortona, Valdichiana Outlet Village, la Regione Toscana, il Consorzio Vino Chianti e Leica che si sono impegnati per rendere possibile un’operazione tra le più ambiziose e di alto livello dell’intero Expo in Città.
Ogni giorno, dall’apertura dello spazio del 4 giugno, gli operatori distribuiscono in via Vigevano (uno dei centri della movida milanese a due passi dai navigli) materiale promozionale della Val di Chiana e delle sue eccellenze.
Alcuni dei fotografi del collettivo TerraProject parteciperanno all’inaugurazione, il Consorzio Vino Chianti offrirà un aperitivo.
LAND INC. – TERRAPROJECT
Land Inc. è un viaggio attraverso il Brasile, Dubai, Etiopia, Indonesia, Madagascar Filippine e Ucraina per documentare ciò che alcuni definiscono una forma di neocolonialismo, e altri ritengono invece una possibilità di sviluppo: il land grabbing e i crescenti investimenti nell’agricoltura di stampo industriale. Nel 2009 siamo venuti a conoscenza dell’impatto che la crisi alimentare dell’anno precedente ha avuto sui cambiamenti nelle strategie di investimento di governi e investitori privati. Paesi che facevano affidamento sulle importazioni per soddisfare la domanda alimentare interna hanno iniziato ad acquisire o affittare terreni fertili in altre nazioni per produrre alimenti da esportare nei propri mercati interni, mentre gli investitori privati hanno visto il cibo e la produzione di biocarburanti come una nuova e fiorente fonte di profitto. Questa corsa per le terre fertili ha avuto una serie di ripercussioni nei paesi colpiti. Indigeni e contadini sono stati allontanati con la forza dalle proprie terre, perdendo l’accesso alla loro unica fonte di sostentamento. Latifondi monocolturali hanno iniziato a sostituire le piccole produzioni agricole, riducendo la biodiversità delle piante coltivate localmente. E con l’espansione del mercato dei biocarburanti, terra e acqua vengono sfruttati per coltivazioni non alimentari. In molti casi, questo fenomeno ha un notevole impatto ambientale, causando deforestazione, inquinamento e il controllo delle risorse idriche. Land Inc. è una documentazione degli agenti e delle forze coinvolte in questo fenomeno.
Ingresso libero
Orari apertura: dalle 10 alle 22 ogni giorno
Mezzi di trasporto: Metropolitana linea 2 – fermata Porta Genova; Tram: linea 9, linea 2 e 19 Autobus: linea 47 e 74
Le quattro mostre in calendario ad HUNGRY EYES:
4 – 30 giugno Portraits of America di William Albert Allard, un’esplorazione dell’America in tutta la sua diversità, dalle comunità Amish ai coraggiosi cowboy dei rodei. Allard è nato nel 1937 a Minneapolis e i suoi lavori sono esposti in tutto il mondo.
2 luglio – 1 settembre Land Inc. di TerraProject, un viaggio attraverso Brasile, Dubai, Etiopia, Indonesia, Madagascar Filippine e Ucraina per documentare lo sviluppo neocolonialista. TerraProject è un collettivo di fotografi documentaristi, ne fanno parte Michele Borzoni, Simone Donati, Pietro Paolini e Rocco Rorandelli.
3 – 29 settembre Overwhelmed by the Atmosphere of Kindness. Podlaskie di Tomasz Tomaszewski, rappresenta lo spirito accogliente e aperto degli abitanti della regione Polacca Podlaskie.
1 – 30 ottobre Taking my time di Joel Meyerowitz, una retrospettiva dedicata al lavoro del grande fotografo americano, dagli esordi a New York negli anni 60 alla produzione più recente, che ha come nucleo centrale il concetto di movimento.
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