I presidenti delle articolazioni zonali e delle Società della salute della Asl Toscana sud est hanno incontrato, oggi pomeriggio, a Siena, la Direzione aziendale che ha illustrato loro il Piano degli investimenti 2016-2018 e l’assetto della nuova rete ospedaliera. L’incontro è stato voluto dai sindaci del territorio della Asl Toscana sud est, Giacomo Termine, per fare il punto sullo stato di avanzamento nella riorganizzazione della rete ospedaliera e sugli investimenti 2016-2018.
“Fin da quando si è insediata la Conferenza e sono stato eletto presidente, ci siamo dati l’obiettivo di monitorare costantemente il lavoro della Direzione aziendale”, ha detto Termine. “Abbiamo scelto lo strumento del confronto e della condivisione degli obiettivi e la conferenza dei sindaci è la sede deputata a questo confronto. Oggi cominciamo con i presidenti delle Articolazioni zonali e delle Società della salute, ma è mia intenzione illustrare il Piano degli investimenti e la Rete ospedaliera, in ciascuna provincia di Arezzo, Grosseto e Siena, incontrando tutti i sindaci e tutti i territori. Sarà questa l’occasione per scendere nel dettaglio sull’organizzazione degli ospedali e sulle attività che verranno sviluppate in ogni singolo presidio”.
Il piano investimenti 2016-2018
Sono 190 milioni di euro gli investimenti complessivi per tutta l’Azienda, previsti dal Piano 2016-2018, che riassume il quadro complessivo di ciò che è già partito negli ultimi anni e ciò che si deve concludere. Il Piano comprende sia le opere strutturali che le apparecchiature sanitarie e definisce nel dettaglio i settori di intervento, le priorità, secondo un preciso cronoprogramma, con revisioni e aggiornamenti annuali sullo stato di attuazione. Gli obiettivi prioritari, oltre al completamento degli investimenti già avviati e agli adeguamenti strutturali, prevede anche il rinnovo e il potenziamento della dotazione tecnologica, di quella informatica, delle tecnologie sanitarie, solo per le quali si prevedono investimenti per 37 milioni di euro.
Il piano per la provincia di Arezzo
Per quanto riguarda il territorio della provincia di Arezzo, il totale degli investimenti supera gli 81 milioni di euro.
Oltre 24.5 milioni di euro per il San Donato di Arezzo con i quali si è realizzato tra le altre cose l’unità farmaci antiblastici, nuovi ambulatori ginecologici, ristrutturati i locali ex dialisi, anatomia patologica, centro trasfusionale, locali preparazione farmaco. Le sale operatorie sono state adeguate e dotate di nuovo robot.
Potenziata la centrale del 118 e ci si avvia alla realizzazione dell’Hospice, del DSM e del Centro Autismo.
In Valdarno oltre 10 milioni di euro per la radioterapia, la nuova risonanza magnetica, il parcheggio e la facciata dell’ospedale. Nel territorio si è investito nelle nuove case della salute di San Giovanni Valdarno, Castelfranco e Terranuova Bracciolini sia per strutture che tecnologie.
In Valtiberina oltre 4 milioni per il pronto soccorso, adeguamento sismico, antincendio e ristrutturazione laboratori analisi e medicina trasfusionale. Per il territorio la ristrutturazione della Casa della salute di Anghiari.
In Casentino oltre 1.3 milioni di euro tra interventi programmati e realizzati per l’adeguamento del pronto soccorso dell’ospedale di Bibbiena e l’area piastra attività territoriali. Investimenti anche in professionalità e tecnologie.
Inoltre sono state individuate risorse da destinare anche all’adeguamento sismico dell’ ospedale di Bibbiena.
Nel territorio interventi al centro di medicina territoriale Stia-Pratovecchio e ampliamento RSA “Certomondo”.
In Valdichiana oltre 1,2 milioni di euro per realizzazione della casa della salute di Camucia, adeguamento RSA e CCS a Cortona e sistema antincendio per la casa della salute di Castiglion Fiorentino e Foiano.
“Come dimostrano gli investimenti l’Azienda ha inteso completare e qualificare le strutture ospedaliere e distrettuali presenti nel territorio – ha commentato Enrico Desideri direttore dell’Ausl Toscana Sud Est. – Anche la rete ospedaliera che oggi abbiamo presentato alla conferenza dei sindaci, va nella direzione di dare risposte appropriate ai cittadini. Tutti gli ospedali presenti sono valorizzati secondo specifiche caratterizzazioni. In più il modello prevede l’attivazione di reti cliniche nell’ottica della
costruzione di relazioni strutturate tra servizi che connettano ed integrino le specialità e le discipline. Quanto presente negli ospedali viene quindi maggiormente qualificato con questo modello che è basato sulla realizzazione di percorsi clinico-assistenziali, e legato alla valorizzazione delle specifiche competenze, in un assetto organizzativo volto alla forte integrazione tra tutte le strutture coinvolte.”
Nella rete ospedaliera, che coinvolge, si integra e ha come riferimento l’Azienda ospedaliera universitaria delle Scotte, la gestione del percorso diagnostico terapeutico del paziente viene ottimizzata definendo esattamente il ruolo che il singolo professionista è chiamato a svolgere ed adattando maggiormente il sistema delle cure all’effettivo bisogno clinico della persona.
Il modello assistenziale di riferimento per assicurare percorsi integrati è rappresentato da team costituiti da professionisti di diverso ambito professionale e differente disciplina che si aggregano, andando a comporre un’unità formalmente identificata che opera con standard dichiarati in modo da poter assicurare risposte appropriate e tempestive. La facilità di interazione tra i professionisti sarà garantita dalla tecnologia, non ultima la cartella clinica elettronica.
Questo permetterà agli specialisti di effettuare prestazioni nei vari ospedali e di condividere in modo interdisciplinare le informazioni cliniche per casi più complessi.
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" Molliche ". Rispetto alle somme disponibili dal piano degli investimenti e gli importi destinati alle varie Zone, la cifra di 1,2 milioni di euro per la Valdichiana risulta davvero insufficiente a farci stare sereni rispetto al futuro dei nostri servizi.