“Il 2012 è stato anche per la sanità un anno difficile, ma superato tutto sommato bene grazie a scelte razionali e condivise fra professionisti, sindacati, istituzioni, volontariato, e gli stessi cittadini.” Lo ha detto il direttore generale della Asl 8 Enrico Desideri aprendo il tradizionale incontro di fine anno con i giornalisti: un appuntamento utile per tracciare le cose fatte nell’anno che si chiude, ma anche per indicare le previsioni per il 2013, che, è certo, non sarà più semplice di quello appena concluso.
UN BILANCIO “DIMAGRITO” DEL 5%
Per il 2013 c’è una previsione di 34,5 milioni di euro in meno per Arezzo, pari al 5% del bilancio (a livello nazionale saranno 15 miliardi). Intanto, a fronte di questa diminuzione delle risorse, assistiamo ad autentico tsunami per malattie croniche Non ci sono ricette magiche ma un duro lavoro quotidiano di cambiamenti, aggiustamenti, revisioni, senza toccare servizi a cittadini, o migliorandoli a minor costo. “Tutte le aziende sanitarie – ha ricordato Desideri – hanno due precisi obblighi: garantire il diritto alla salute dei cittadini (art. 32 della Costituzione) e garantire equilibrio di bilancio. Obiettivi possibili coniugando Rigore e sviluppo.”L’Azienda sanitaria sta procedendo alla sistematica riduzione delle spese di funzionamento, attraverso la rinegoziazione dei prezzi relativi a beni e servizi, canoni, spese per ausili (riuso e riciclo), riduzione consulenze, spesa farmaceutica (quasi otto milioni di euro in meno nel 2012 fra territoriale e ospedaliera), trasporti (- 1 milione), convenzioni con strutture private accreditate (- 12% a parità di prestazioni).
I NUMERI DELLA ATTIVITA’
Interessanti i dati presentati nel corso dell’incontro con i giornalisti: La mobilita passiva (soldi spesi dalla nostra Asl per ricoveri di cittadini aretini fuori dalla regione toscana) è in lieve ma costante diminuzione (era di 16,5 milioni nel 2009, è passata a 14,9 milioni nel 2011).I ricoveri sono stati 47.642 (39.609 + 8.033 su strutture private) utilizzando1.041 posti letto (861 pubblici e 180 convenzionati), con un tasso di ospedalizzazione di 136 x 1.000 (la media toscana è di 139).400.064 sono state le visite specialistiche, 308.395 gli esami strumentali (Tac, eco, endoscopie, ecodoppler, Rx) (95% pubblico)Accessi al Pronto Soccorso: 109.000 nel periodo gennaio/settembre (a fine anno la previsione è di 145.000) Il 118 ha gestito 180.000 conversazioni della Centrale, con 33.000 interventi, 40.000 movimentazioni di mezzi (quasi 300 volte l’elicottero Pegaso).Desideri si è soffermato molto sul tema della chirurgia, su cui era puntata l’attenzione di tutti per capire cosa sarebbe accaduto dopo la partenza di Sbrana. Ne emerge che per la Chirurgia generale robotica siamo il secondo centro in Europa per numero di interventi, ed il primo per la multidisciplinarietà (374 gli interventi eseguiti nel 2011 – 425 stimati nel 2012 (377 ad ottobre). Molto bene anche l’angioplastica PTCA (secondo centro in Toscana dopo Careggi) Buono l’andamento dei parti cesarei (16,7%, -3% sul 2011, con una media regionale al 18,42%)
TERRITORIO E APPROPRIATEZZA, IL FUTURO PASSA DA QUI
Se la scommessa del futuro si basa molto sul rafforzamento della zone-distretto, molto si è fatto coinvolgendo i 252 medici di famiglia per la gestione della cronicità, la presa in carico, la continuità delle cure, la prevenzione, la diffusione della cultura sugli stili di vita. Politiche che passeranno anche dalle case della salute. Arezzo ha il primato italiano per strutture già attivate (cinque) e entro il 2013 diverranno 10. “C’è da lavorare – è stato ricordato – sui tempi di attesa delle prestazioni, sulla loro appropriatezza, creando le classi di priorità, e dando la responsabilità di gestione e di rapporto con l’utente, al medico che prescrive e prenota. Nel 2012, con una media assai superiore a quasi tutte le realtà toscane, sono stati eseguiti 50.000 esami TAC, 31.000 risonanze magnetiche. Si pensi che per queste, relativamente all’esame muscolo.scheletrico nei pazienti maggiori di 65 anni, nella nostra Asl siamo a 32 ogni mille abitanti, contro una media toscana di 10 ogni mille abitanti: è evidente che da noi è errata la prescrizione”. Illustrate anche le attività di dipartimenti con un grande impatto sulla popolazione. Alcuni dati: il Sert ha in cura 2.500 pazienti per dipendenze (1300 tossicodipendenti, 600 per alcolismo, 400 per tabagismo, 125 per gioco d’azzardo). Oltre 350 i nuovi casi presi in carico annualmente. Salute mentale: 6.600 i pazienti adulti e 2.500 i minori in cura, rispettivamente il 2,27% e il 4,42% della popolazione). Il dato di Arezzo è in assoluto il più basso della Toscana.
Altrettanto importante il lavoro del Dipartimento della Prevenzione: il settore Igiene degli Alimenti ha prelevato 172 campioni di alimenti, controllato 350 esercizi commerciali e artigianali, 900 campioni di acque potabili prelevati, 50 rivendite e aziende per la vendita di prodotti fitosanitari). Duemila sono stati i controlli in aziende e cantieri da parte del servizio di prevenzione sicurezza nei luoghi di lavoro. In calo, sia nei settori dell’industria che dell’artigianato, le denunce di infortuni. Si conferma costante, infatti, il trend in diminuzione (- 30%) degli ultimi 5 anni, passando dai 3.400 infortuni del 2007, ai 2300 del 2011 (aumentano, in controtendenza, le denunce di infortunio riferite a cittadini stranieri).
In lieve aumento quelli del settore agricolo (651 nel 2010, contro i 665 del 2011).
Decisamente in calo gli infortuni mortali, che negli ultimi due anni sono passati da 4 ad 1 in agricoltura e da 10 a 6 nell’industria ed i servizi. In aumento gli infortuni stradali (350 nel 2011, con un aumento del 6%). Costanti quelli in itinere (519). Parlando delle prospettive, dopo aver ricordato i tanti investimenti gia portati a compimento nel 2012, il direttore generale ha illustrato le novità per il 2013: non ci saranno tagli dei posti letto, si completerà la rete fra ospedali, sarà organizzata la guardia attiva chirurgica unica, come pure il numero unico per la continuità assistenziale (cioè la Guardia medica), si procederà alla unificazione delle centrlai 118 di Arezzo, siena e Grosseto. In Valdarno aprirà la Radioterapia, ci sarà una Nuova Risonanza magnetica; al San Donato si realizzerà un potente Impianto di Cogenerazione, sarà completato l’impianto di condizionamento dell’aria, si metterà mano alla ristrutturazione e ammodernamento di Diabetologia, Nefrologia, Sterilizzazione; in Valtiberina la nuova Chirurgia, alla fratta la digitalizazione e l’odontoiatria, a Bibbiena la cogenerazione e la nuova Oncologia.
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