Consorzio e Organizzazioni Professionali Agricole e della Cooperazione Agroalimentare hanno firmato ieri un protocollo per l’affidamento alle imprese agro-forestali del territorio consortile degli interventi di manutenzione ordinaria di fiumi, torrenti e fossi. Per il Presidente del Consorzio, Paolo Tamburini si tratta di un protocollo che «consente alle aziende agricole di lavorare per il territorio. Abbiamo la volontà di far lavorare, a turno, le aziende che rispettano certi parametri e condizioni.
Tra queste avere mezzi messi a disposizione, funzionali all’azienda e che vengono utilizzati anche per il lavoro per il Consorzio. Per mettere in atto il protocollo è stato creato un albo nel quale sono già accreditate oltre 90 aziende delle provincie di Arezzo, Siena e Firenze. È da questo che attingeremo per la turnazione delle imprese che lavoreranno per noi».
Il protocollo. L’accordo va nelle direzione di quanto sottoscritto da ANBI Toscana e organizzazioni agricole della Toscana per l’attivazione di quanto previsto dall’art. 23 della LR 79/2012, secondo cui i consorzi di bonifica “affidano preferibilmente” i lavori di manutenzione ordinaria agli imprenditori agricoli, ed è il riconoscimento del ruolo che le imprese agricole e forestali svolgono nell’attività insostituibile di presidio del territorio e di conservazione degli equilibri idrogeologici delle aree rurali con il risultato di contribuire alla manutenzione dell’ambiente, alla salvaguardia del paesaggio agrario e alla cura ed al mantenimento dell’assetto idrogeologico. Il protocollo si basa sulla corretta e trasparente applicazione della legge sulla multifunzionalità delle aziende agricole che valorizza la professionalità delle imprese volte a creare lavoro in un nuovo rapporto fiduciario con i cittadini ed il territorio.
La manutenzione ordinaria del reticolo va a beneficio di tutti i cittadini e delle attività economiche ed ha come riferimento anche le imprese agricole e forestali, che proprio con i terreni mantenuti in sicurezza idraulica e con il corretto utilizzo della risorsa idrica, riescono ad implementare le loro produzioni. L’opportunità di collaborare con le imprese agricole fa parte di una legge nazionale ( articolo 17 legge 97/94, articolo 8 del Dlgs 227/01, articolo 15 comma 2 Dlgs 228/01, articolo 2 comma 134 legge 244/07) per sostenere l’attività agricola e forestale e che consente ai Consorzi di Bonifica e più in generale alle Pubbliche Amministrazioni, di stipulare accordi e convenzioni in affidamento diretto con le imprese agricole e forestali per lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione e alla manutenzione del territorio, alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura ed al mantenimento dell’assetto idrogeologico.
Sinergia fondamentale per il presidio del territorio anche da un punto di vista idrogeologico. Il Consorzio opera su un territorio di oltre 400mila ettari e sono attribuiti ad esso le funzioni e i compiti diretti a realizzare il complesso degli interventi finalizzati alla difesa del suolo, alla regimazione delle acque alla conservazione e all’incremento delle risorse idriche per usi agricoli in connessione con i piani di utilizzazione idropotabili ed industriale alla tutela dell’ambiente e delle sue risorse naturali oltre che la realizzazione di iniziative necessarie per la valorizzazione economico agraria ed ambientale del comprensorio. «Abbiamo già avuto – continua Tamburini – una collaborazione stretta e proficua con le aziende agricole e cooperative agricole forestali nell’affidamento di lavori ed interventi con risultati positivi sia dal punto di vista qualitativo che per quantità. Con questo accordo vogliamo ulteriormente promuovere e sviluppare la multifunzionalità delle imprese loro aderenti offrendo loro opportunità aggiuntive di reddito qualificando i lavori di manutenzione ordinaria del Consorzio».
I contenuti dell’accordo. I lavori di manutenzione ordinaria che Consorzio e aziende agricole svolgeranno in sinergia «saranno realizzati – commenta il Presidente – dalle imprese che hanno prossimità territoriale con gli interventi da svolgere, un modo questo per garantire un forte presidio del territorio, anche sotto il profilo idrogeologico». Gli interventi vanno dalla pulizia e taglio della vegetazione per garantire il regolare deflusso delle acque e mitigare i rischi idrogeologici. I contenuti dell’accordo prevedono anche la manutenzione e ripristino di opere tradizionali di sistemazione agraria di superficie che sono funzionali alla prevenzione del dissesto idrogeologico e al mantenimento del paesaggio rurale. In questo ambito potranno essere fatti interventi di difesa del suolo e sistemazione di versanti, oltre che interventi forestali pubblici di prevenzione e ripristino e lavori di bonifica idraulica ed idraulico-forestale svolti con le tecniche dell’ingegneria naturalistica.
Un preziario chiaro e trasparente. Per l’esecuzione dei lavori, in particolare l’affidamento della manutenzione ordinaria sul reticolo di gestione, è stato definito un preziario che tiene conto dei costi specifici della manodopera del settore agricolo-forestale e dei minori costi di ammortamento e di gestione delle macchine e delle attrezzature, considerato che queste sono normalmente impiegate dall’impresa nell’esercizio dell’attività agroforestale. «Un modo questo – conclude il Presidente Tamburini – che da certezza della qualità dei lavori eseguiti, e soprattutto possiamo garantire a costi trasparenti e certi di cui trae vantaggio tutta la collettività».
Arezzo, 1 novembre 2016 C.s. 27
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