Due ore e mezzo di confronto pieno, senza reticenze e senza pregiudizi fra la Conferenza dei sindaci della provincia di Arezzo e l’azienda sanitaria. E’ stata anche la conferenza del battesimo come presidente del neo sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, ma anche di Desideri come commissario della nuova grande asl della toscana sud est e di Branca Vujovic come vicecommissario della Asl8.
IL FUTURO DELLA NOSTRA SANITA’
Tante novità, con tante erano le attese. La fame di “conoscere” quale sarà il futuro dei servizi ai cittadini con la legge che stravolge il vecchio sistema provinciale per trovare una dimensione di area vasta.
Ghinelli ha iniziato chiedendo di mettere ordine anche alle modalità di lavoro della Conferenza. “Non c’è un regolamento di questa assemblea e per prima cosa chiedo di poterlo redigere e farlo approvare da tutti voi: devono essere chiare le nostre funzioni e il nostro modo di lavorare”.
“Questa fase di cambiamento ha ingenerato preoccupazioni di allontanamento rispetto a chi prende decisioni. Un timore del quale non possiamo non tenerne conto – ha esordito Desideri – ma il cambiamento è necessario perche le risorse diminuiscono e soprattutto perché negli ultimi 10 anni abbiamo registrato un cambiamento del quadro epidemiologico, con u8n aumento dei pazienti cronici con plurimorbilità che richiedono risposte duplici, sia di prossimità dei servizi che di centralizzazione di alcuni servizi per avere risposte multidisciplinari. Un concetto sul quale come Asl di Arezzo lavoriamo da anni, con risultati riconosciuti da tutti”.
Desideri ha ricordato che la Toscana (dati del Ministero della salute) da due anni è la prima regione italiana per qualità di servizi sanitari. E che la Asl 8 è la prima in Toscana.
Qui è aumentata la attività programmata nei piccoli presidi, con i migliori professionisti che si spostano in team per eseguire i loro interventi nei piccoli ospedali, aumentando così anche la attrazione dalle province e regioni limitrofe.
“Dal prossimo primo gennaio, ha sottolineato Desideri – avremo una azienda con un bilancio di quasi due miliardi di euro. Le scelte le dovremo fare su dati oggettivi. E il cambiamento si deve basare sulla partecipazione di tutti gli attori in campo. Ecco perche la fase di preparazione della legge applicativa della riforma, vedrà la luce solo dopo un confronto aperto e approfondito, consentendo a tutti, ovviamente anche alle comunità di cittadini che voi sindaci rappresentate, dio conoscere e condividere. “
Un aspetto apprezzato da tutti i sindaci presenti.
I TIMORI DI GHINELLI
“Il nostro timore – ha sostenuto Ghinelli – è che l’eccellenza aretina, si stemperi in una perdita di efficienza. Credo che la riforma che ha introdotto aziende di area vasta non abbia avuto un precedente rafforzamento nel territorio e se penso al gap infrastrutturale della nostra provincia (vedi le strade) rispetto alla toscana meridionale, sfido chiunque a dire che le mie non sono preoccupazioni legittime. Secondo me il rischio di andare a peggiorare è evidente. “
Ghinelli ha poi guardato alle azioni da mettere in campo in questi mesi di trapasso. “Dobbiamo avere più strumenti di conoscenza. Partire dal quadro dello stato della salute che è utile per dare risposta nella gestione di alcune pratiche ambientali di dubbia salubrità di alcune zone con insediamenti produttivi particolari. Vorrei un registro dei tumori. Capire come si opera nella prevenzione. Dico anche che noi siamo a conoscenza del pregevole lavoro fatto ad Arezzo, ma non delle due altre realtà con cui ci fondiamo: si dice che abbiamo livello inferiori ai nostri e vedo un rischio di livellamento al basso.”.
Poi il presidente della conferenza e sindaco di Arezzo ha tirato una stoccata alla prossima internalizzazione del servizio di Pma, la procreazione medicalmente assistita. “Sono perplesso. A mio parere – ha detto Ghinelli – fra una vita che deve venire e una che si rischia di perdere, ritengo prioritario salvare questa ultima che esiste già”.
A stretto giro di interventi la replica di Desideri prima e dell’assessore alla sanità di Cortona Berrnardini poi. Il centro della Fratta è uno dei migliori d’Italia, sarà centro di riferimento regionale con le sue banche del seme, ed è anche un “buon affare” con la sua elevatissima capacità di attrazione da molte regioni italiane. A Cortona con grande apprezzamento, si pratica l’egg sarin che ha garantito donatori certi e gratuiti, e sarà il primo centro pubblico per la diagnostica precoce delle malattie genetiche
RIFORMA E REFERENDUM
Ghinelli si è detto impegnato a lavorare sulla riforma, ma ha anche ricordato che è pendente un referendum abrogativo che potrebbe fra pochi mesi riportare la lancetta indietro. Desideri ha risposto sostenendo il valore indiscutibile della democrazia diretta e del parere dei cittadini, ma anche il dovere di tutti di informare bene su quali sono gli obiettivi e i percorsi della riforma anche nel più generale contesto delle altre recenti riforme che coinvolgono il settore, ivi compresa la delicata materia della gestione della assistenza sociale e sanitaria integrata. Quest’ultima ha acceso le preoccupazioni di altri sindaci, che temono un aggravio per i loro bilanci o di contro una diminuzione della qualità dei servizio.
Per Desideri “Il cambiamento organizzativo e di offerta, deve essere accompagnato da un cambiamento culturale.
Il vice commissario Vujovic ha illustrato i risultati di sei anni di lavoro, con il coinvolgimento continuo di professionisti interventi ed esterni, e con un confronto scostante con le popolazioni e i i suoi amministratori. Oggi la Asl aretina è già pienamente in linea con gli indirizzi nazionali e regionali, pronta quindi ad affrontare anche le prossime difficili sfide. Ha elencato una serie di temi sui quali si è agito ottenendo risultati apprezzati da tutti, dalla riorganizzazione chirurgica a quella dell’emergenza, dalla istituzione delle Case della Salute e della nuova organizzazione della medicina di base, alle cure intermedie e a quelle domiciliari, dalla gestione ottimale dei posti letto ai percorsi con presa in carico totale dei pazienti, dalla odontoiatria sociale ai gruppi multidisciplinari.
TEMPI PIU LUNGHI PER LA LEGGE: PROCESSO PARTECIPATIVO
Chiudendo i lavori, Desideri ha precisato che volontà della Regione, dal governatore all’assessore, non è quella di un modello accentrato. Rispondendo ai timori espressi, ha garantito che non si avrà un effetto di vasi comunicanti, per cui la futura azienda sarà la media fra l’esistente, ma ad una virtuosa sinergia. L’esempio più facile è la chirurgia robotica. Arezzo è punto di eccellenza, secondo centro europeo per quantità e appropriatezza. Modello di riferimento per la multidisciplinarietà. Grosseto è centro storico, addirittura con una scuola collegata. Non ci sarà supremazia dell’uno sull’altro, ma sommando i due centri che rimarranno nelle rispettive sedi, avremo il primo centro europeo con tutti i vantaggi che ne derivano in termini professionali, di risposta all’utenza, di attrazione, di qualità.
Fondamentale sarà conoscere i profili di salute di questa vastissima area, ricordando che la cosiddetta area di distretto è sempre quella più omogenea, e non ce ne sono due identiche. Sulla base di queste conoscenze organizzare modello adeguati di assistenza.
La zona distretto deve essere il punto su cui si costruisce il percorso.
Sollecitato dai sindaci sulle difficoltà di comunicare bene ai cittadini le scelte e i percorsi, Desideri ha messo in evidenza il bisogno di un progetto di comunicazione interno ed esterno da incrementare anche alla luce dei nuovi fenomeni come i social network, spesso incontrollabili per i modi di diffondere notizie false o allarmistiche perche “i luoghi comuni vanno più veloci delle idee giuste.”
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Io ho provato a fare un controllo al cuore, con la Usl 4 ricette 4 tiket 4 appuntamenti 4 mesi per finire 140 euro ecc. Con un privato 70 euro con fattura in una settimana.Speriamo bene Vasco.