Giovedi 26 una coalizione politica ha organizzato ad Arezzo, palazzo comunale, un incontro dal titolo interessante per chiunque abbia a cuore le sorti del territorio in cui vive, indipendentemente dalla ideologia politica. “Rifiuti: ieri li bruciavamo, oggi li ricicliamo”, un titolo eloquente, quasi una promessa. Erano presenti molti amministratori, associazioni, sindacati e cittadini, simpatizzanti o meno per quei partiti.
I problemi connessi alla produzione e al trattamento dei rifiuti rappresentano ormai una realtà preoccupante, una vera e propria emergenza incombente che richiede soluzioni immediate e facilmente praticabili.
Tutte le coalizioni in campagna elettorale inseriscono queste problematiche nel proprio programma salvo poi, una volta eletti, privilegiare azioni propagandistiche e/o affari con e per i soliti noti.
Certo non bisogna generalizzare eccessivamente perché , per fortuna, esistono realtà ben diverse e neppure troppo distanti da noi.
E’ il caso degli amministratori di due comuni toscani, Incisa Valdarno e Capannori, presenti all’incontro nella persona degli Assessori all’Ambiente. L’assessore Mazzotta di Incisa ha dimostrato come in sei mesi, adottando il sistema e-gate ( cassonetti con chiavette di apertura e rilevazione del peso del rifiuto immesso, differenziati tra utenti privati e attività produttive) siano riusciti a portare la raccolta differenziata dal 67% all’82%.
Hanno fortemente puntato su formazione continua dei cittadini, creato isole ecologiche disseminate nel territorio e controllate da ispettori ambientali, agevolato la raccolta; passo dopo passo , e con notevole risparmio economico, hanno azzerato l’evasione contributiva ed evitato la tassa del 4% che la provincia di Firenze infligge a quei comuni che non raggiungono la soglia minima del 45% di differenziata.
E’ poi intervenuto l’assessore di Capannori Ciacci, noto alla popolazione nazionale ma anche cortonese per essere intervenuto ad una nostra conferenza sul tema , organizzata nel 2010 .
Quell’incontro fu disertato da tutta la classe dirigente comunale che commentò il nostro invito ad iniziare a ” pensare” alla raccolta differenziata con un ” troppo costosa”! A due anni di distanza cosa stiamo facendo a Cortona è sotto gli occhi di tutti e soprattutto , nero su bianco, nei numeri e nelle percentuali.
Ciacci ha dimostrato come con la volontà politica, la costanza, la formazione e il coinvolgimento della cittadinanza, si possano ottenere risultati strabilianti in termini economici e occupazionali.
Isole ecologiche, porta a porta , distributori alla spina di prodotti agroalimentari e detersivi, filiera corta nelle mense scolastiche e aziendali, pannolini riciclabili a costo agevolato, compostiere domestiche e condominiali, brevetti, rapporti con la grande distribuzione per la riduzione degli imballaggi e il boicottaggio di prodotti che adoperano materiali non riciclabili, sconti in bolletta , ma, soprattutto lavoro, lavoro, lavoro per tanti giovani e non.
Ma servono anche volontà politica, umiltà intellettuale per “copiare” dai più bravi, amore vero per l’ambiente.
Noi ci abbiamo provato con il nostro ” mercatino del riuso” che ha avuto un notevole successo di pubblico ma ci ha dato la pessima sensazione di essere volutamente ignorati dai nostri amministratori. A volte neppure i buoni esempi vengono percepiti come tali dai distratti maestri. Ma non è detto che, con altri mezzi, non si debba tornare alla carica.
Ormai è iniziato nella società civile un cambiamento inarrestabile e irreversibile, che ambisce a contare e a contarsi.
Vorremmo essere in grado di mostrarvi lo sguardo che giovedì sera ci siamo scambiati tra noi cortonesi presenti al convegno, ma non c’erano telecamere. Era però palese lo sdegno, la delusione , la vergogna.
Tornando a casa ci siamo chiesti per quanto tempo ancora potremo continuare a sostenere cha a Cortona tutto quello che luccica è oro !
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