Di solito avvengono inaugurazioni di strutture fredde, di cemento. E che troppo spesso restano lì, inutilizzate. Ieri invece è stato inaugurata la cosa forse più viva che c’è: un orto scolastico. Quindi una elemento di terra, verde, animato e coltivato da bambini. È, infatti, iniziato con l’apertura ufficiale dell’orto scolastico, il secondo anno del Progetto sulla corretta e sana alimentazione di Coldiretti Arezzo organizzato con l’Istituto Ghizzi di Castiglion Fiorentino, in collaborazione con il Comune della città.
In una magnifica mattinata di sole i ragazzi della scuola hanno quindi dato vita, è proprio il caso di dirlo, all’Orto Belvedere, insieme al direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi, al sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, all’assessore alle politiche sociali e istruzione, Silvia Del Giudice e alla Dirigente dell’Istituto Ghizzi, Maria Giovanna Fabianelli, ma soprattutto con la fattiva operosità degli alunni della scuola e con il supporto delle insegnanti.”.
“Una vera e propria festa, un momento per stare tutti insieme, ma anche un momento decisivo di formazione dei ragazzi della scuola – spiega il direttore Rossi – ragazzi che, divertendosi allegramente nell’orto, imparano fondamentali elementi di vita che li aiuteranno e che speriamo li porteranno – è lo scopo decisivo di operazioni come queste che stiamo portando avanti in tutta la provincia – a fare le scelte giuste in campo alimentare nel loro futuro”.
Quindi la semina di ortaggi ed erbe aromatiche, un’operazione vecchia quasi come il mondo che Coldiretti Arezzo, nell’accordo molto positivo ed efficace con le istituzioni locali, il Comune di Castiglion Fiorentino e la Scuola, vuole trasmettere alle nuove generazioni: “Proprio con questa semplice ma emblematica operazione – insiste Rossi – compiuta da giovanissimi studenti trasformati per qualche ora in agricoltori, entra nel vivo il progetto sulla corretta e sana alimentazione”.
“Il nostro obiettivo – spiega ancora Rossi – con la campagna nelle scuole è proprio quello di fermare la vendita del cibo spazzatura a favore di alimenti locali, freschi e sani come spremute, frutta e verdura di stagione. Questo progetto che si inserisce nel percorso di Coldiretti per realizzare una filiera agricola tutta italiana, costituisce un fondamentale momento di incontro poiché ci consente di dialogare con i ragazzi e con le famiglie, per fare con loro la scommessa più importante per il futuro dell’intera società che si fonderà su questi piccoli grandi consumatori, consapevoli del valore dell’agricoltura come fonte di cibo e come speciale veicolo di tradizioni, storia e cultura”. Per Coldiretti Arezzo è, quindi, necessario effettuare un salto di qualità in questo delicato settore. Nelle mense scolastiche andrebbero privilegiati i prodotti a km 0 che garantiscono maggiore qualità e minori rischi di frodi.L’83% dei genitori vorrebbe nelle mense scolastiche cibi più sani per i propri figli, sia per motivi legati alla salute sia per sviluppare una corretta educazione alimentare. Tutto ciò è emerso dall’indagine Coldiretti/Ixe’ presentata ad ottobre a Roma durante il convegno “Corruzione e Agromafie”, promosso dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e da Gian Carlo Caselli, presidente del Comitato scientifico della Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e nell’agroalimentare.
“Fondamentale quindi – secondo i firmatari dell’accordo che erano tutti presenti ieri all’iniziativa – l’importanza di rafforzare un’ampia azione di sensibilizzazione, informazione, formazione diretta ai bambini e ai ragazzi, coinvolgendo in tal modo anche le famiglie portandole verso stili di vita frutto della conoscenza delle tradizioni alimentari e della stagionalità dei prodotti”.