Cittadini invitati a comprendere bene il meccanismo delle esenzioni e delle autocertificazioni.
Reddito familiare e Isee, cosa sono e come si calcolano
AREZZO – I nuovi ticket sanitari in Toscana riguardano farmaci, visite specialistiche, libera professione in intramoenia e prevenzione sui luoghi di lavoro. L’introito annuo per le casse regionali si aggira sui 66 milioni di euro. Da oggi è il vigore il nuovo tariffario, ma i ticket scattano Martedì 23 agosto. Di qui la necessità, visti i tempi stretti, di incrementare le forme di informazione ai cittadini, mentre gli operatori interni e quelli esterni (soprattutto farmacie) sono impegnati in un vero e proprio tour del force per l’aggiornamento e la formazione.
LE INFORMAZIONI PRATICHE.
La Regione ha realizzato un utile vademecum che riassume tutte le novità. Inoltre ha messo a disposizione un indirizzo di posta elettronica ticket.sanita@regione.toscana.it ed un numero telefonico dedicato (055 4385901, attivo dalle 8 alle 20 tutti i giorni da lunedì a domenica) da contattare per avere tutti i chiarimenti necessari o per inviare segnalazioni e commenti.
Il ticket aggiuntivo, sia sulla specialistica ambulatoriale che sui farmaci, è modulato in base al reddito familiare fiscale o, in alternativa, all’indicatore ISEE . La cosa che cambia, tra specialistica e farmaceutica, è la modalità di autocertificazione del reddito. Nel caso dei farmaci questa avverrà attraverso l’inserimento di codici specifici nella ricetta stessa (a seconda che si tratti di esenzione oppure di appartenenza ad una fascia di reddito, sia familiare che equivalente ISEE) e con la firma dell’utente in uno spazio apposito della ricetta. Per la specialistica il cittadino dovrà compilare e sottoscrivere una dichiarazione dove indicherà la fascia di reddito a cui appartiene, oppure, se la possiede, dovrà presentare l’attestazione ISEE. Il motivo della differenza è esclusivamente di natura tecnica, di adeguamento dei sistemi informativi. L’obiettivo, entro i primi di settembre, è di poter utilizzare gli stessi codici anche per le prestazioni specialistiche.
COSA E’ IL REDDITO FAMILIARE
Va precisato che per reddito familiare fiscale si intende quello complessivo lordo, che risulta dalla dichiarazione dei redditi, pari al cumulo dei redditi del dichiarante, del coniuge non legalmente separato e dei familiari a carico, al lordo degli oneri deducibili (abitazione principale, detrazioni fiscali da lavoro e quelle per carichi di famiglia). Viene autocertificato dall’utente e sottoposto ad accertamento. Chi evade il ticket in base a dichiarazione non veritiera subirà il recupero degli importi non pagati per le prestazioni erogate e la trasmissione degli atti all’autorità giudiziaria per le sanzioni previste.
COSA E’ L’ISEE, E COME SI CALCOLA
La ricchezza di una famiglia si calcola sugli stipendi, ma anche tenendo conto del patrimonio: ovvero case, conti correnti e titoli. E se una famiglia è più o meno numerosa, se lavorano marito e moglie o solo uno dei due, se ci sono figli minori, le spese possono essere molto diverse. Così lo stesso reddito e patrimonio può avere un peso assai diverso. Per questo è stato inventato nel 1998 l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente: un indice che misura la ricchezza del nucleo familiare tenendo conto di tutte queste variabili e che permette, quindi, di riportare tutti ad una medesima scala. Un indice che somma i redditi della famiglia, un quinto dei conti bancari, Bot, fondi di investimenti e proprietà immobiliari, sia pur con alcune franchigie, e li divide poi per un coefficiente in base a quante persone vivono nello stesso nucleo. Più numerosi sono i componenti della famiglia e più alto è il coefficente. Una formula unica per misurare e mettere a confronto redditi e capacità di spesa di famiglie che uguali non sono.
Un esempio? Prendiamo una famiglia con marito e moglie che lavorano e un imponibile Irpef da 65 mila euro l’anno, due figli di cui uno minore, una casa di proprietà, un mutuo da pagare da 200 mila euro praticamente all’inizio e 25 mila euro in banca. L’Isee si aggirerà attorno ai 26 mila euro, che è molto meno della somma dei due stipendi. Se il mutuo non ci fosse, sforerebbe i 30 mila. Se marito e moglie non avessero figli, l’Isee oscillerebbe infine da 43 a 50 mila euro, con o senza mutuo. Una bella differenza.
Per dodici anni l’Isee è stato utilizzato per accedere a numerosi servizi: dalla determinazione delle rette per il ricovero degli anziani in strutture assistite al calcolo delle soglie di esenzione per determinate prestazioni sanitarie, dall’accesso agli asili nidi alle borse di studio o al rimborso dei libri scolastici, anche per determinare l’importo dei buoni pasti comunali per la scuola o la retta dell’asilo.
In rete ci programmi che aiutano a calcolare l’Isee: anche sul sito dell’Inps. Basta digitare: www.inps.it/servizi/isee/simulazione/simulazionecalcolo.asp. Ma è solo una simulazione. L’unico documento valido è quello compilato dai centri di assistenza fiscale o dall’Inps, dove il rilascio dell’attestazione è peraltro gratuito. Chiunque può chiedere che gli venga calcolato l’indicatore Isee: anche gli stranieri, purché in possesso di permesso di soggiorno valido o in attesa di rilascio.
QUESTE LE CIFRE
Ticket sui farmaci. Oltre alle categorie esenti, restano esclusi dal pagamento tutti coloro con reddito inferiore a 36.151,98 euro (autocertificato o ISEE). Queste le fasce e il ticket corrispondente:
* da 36.151,98 a 70.000 euro: 1 euro a confezione, fino a un massimo di 2 euro per ricetta;
* da 70.001 a 100.000 euro: 2 euro a confezione, fino a un massimo di 4 euro per ricetta;
* oltre 100.000 euro: 3 euro a confezione, fino a un massimo di 6 euro per ricetta.
Visite specialistiche. Come per i farmaci restano esclusi dal pagamento del ticket tutti coloro con reddito inferiore a 36.151,98 euro (autocertificato o ISEE). L’esclusione riguarda inoltre le ricette di valore non superiore ai 10 euro e gli esenti per le prestazioni specialistiche. Queste sono le fasce e il ticket da pagare per ricetta (tutte le prestazioni escluse Risonanza magnetica e TAC):
* da 36.151,98-70.000 euro: 5 euro;
* da 70.001-100.000 euro: 10 euro;
* oltre 100.000 euro: 15 euro.
Queste invece le fasce e il ticket da pagare per ricetta per Risonanza magnetica e TAC:
* da 36.151,98-70.000 euro: 10 euro;
* da 70.001-100.000 euro: 24 euro;
* oltre 100.000 euro: 34 euro.
Da oggi è partita la revisione parziale del nomenclatore tariffario: le prime visite passano da 18,60 a 22 euro, quelle di controllo da 12,90 a 20 euro. Il costo di tutte le prestazioni specialistiche di ambulatorio subirà un arrotondamento all’unità superiore (per esempio, se l’importo da pagare è di da 18,20 euro si pagheranno 19 euro).
Per la libera professione (intramoenia) è previsto un contributo aggiuntivo sulle prestazioni modulato a seconda del valore della prestazione stessa.
Niente cambia per il Pronto soccorso, per il quale continuerà ad essere applicata la delibera della giunta regionale 534 del 2007, che prevede un ticket di 25 euro per i codici bianchi e azzurri.
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