E’ possibile immaginare qualcosa d’innovativo per lo stoccaggio dei cereali aumentando la competitività della filiera cerealicola? Sembra proprio di sì e la Val di Chiana è pronta a fare la sua parte. Questa intenzione è emersa dall’Assemblea pubblica organizzata lo scorso 27 marzo presso l’Aula Magna della Misericordia a Castiglion Fiorentino nell’ambito delle opportunità offerte dal bando multi misura per Progetti integrati di Filiera (PIF) della Regione Toscana.
L’iniziativa promossa da Confagricoltura Arezzo e dall’Associazione Nazionale Bieticoltori in rappresentanza della Società di prossima costituzione è stata quanto mai opportuna.
Il progetto di stoccaggio orizzontale con “Silo Bags” è la grande novità ed è cresciuto da almeno due anni attorno all’aggregazione di aziende della filiera cerealicola e proteoleaginosa. Ripartendo dalla scomparsa della bietola da zucchero in Val di Chiana (seguita alla chiusura dello zuccherificio) la Confagricoltura, l’ANB (Associazione Nazionale Bieticoltori) e i soci delle New Co di prossima costituzione, formata da diverse componenti della filiera agricola, intendono valorizzare le produzioni del territorio con soluzioni pensate per il Distretto produttivo della Val di Chiana.
Dare stabilità alle rese economiche, incrementare le premialità a fronte di qualità merceologiche, valorizzare cultivar specifiche attraverso uno stoccaggio differenziato e flessibile è possibile. Occorre superare la frammentazione dell’offerta di materia prima e offrire alternative all’inadeguatezza delle strutture di conservazione, raramente predisposte per una differenziazione delle partite in base alle richieste di mercato. Il centro di raccolta e stoccaggio rappresenta il livello più organico di collegamento con l’impresa agricola.
Il settore è in evoluzione in virtù dell’entrata di nuove tecnologie, dell’aumento delle produzioni cerealicole, e dell’accresciuta attenzione alle questioni della sicurezza alimentare. La combinazione tra nuove tecnologie, aumento delle produzioni, sicurezza alimentare e fluidità del mercato, tendono a ridefinire la catena del valore e la sua distribuzione (costi-benefici).
Ora non resta che aggregare le adesioni e le disponibilità di prodotto e procedere rapidamente.
L’agricoltura Aretina non può più aspettare!