Sotto un sole più estivo che autunnale è andata in archivio la 39^ edizione della Mostra del Carro Agricolo di Fratticciola. La tradizionale kermesse paesana, la più antica fra le rievocazioni della civiltà contadina, si è chiusa domenica sera con le strade del piccolo borgo alle porte di Cortona letteralmente invase di visitatori. Al tramonto, sullo sfondo delle dolci colline cortonesi e mentre il grande pagliaio era già pronto per essere divorato dalle fiamme nel falò, un lungo e caloroso applauso ha accolto l’epilogo della suggestiva rievocazione animata dei tre matrimoni contestualizzati in tre diverse epoche storiche, una sceneggiatura che ha visto impegnati più di 50 figuranti. Senza dimenticare che la sera prima la recita in dialetto L’inizio dalla fine aveva registrato un vero “tutto esaurito”.
“Siamo soddisfatti e felici dell’esito di questa edizione, sia per la partecipazione senza precedenti sia per la qualità delle iniziative culturali e convegnistiche, per quelle culinarie e gastronomiche, non ultimo per il grande successo registrato da tutti gli spettacoli teatrali, dal teatro dei bambini a quello in piazza” commentano dall’Associazione Il Carro che coordina la manifestazione la quale vede la partecipazione attiva di tutta la popolazione fratticciolese e non solo. “Tutti coloro che numerosissimi hanno partecipato alla festa di domenica hanno vissuto la celebrazione e i festeggiamenti, durati tutto il pomeriggio, di tre matrimoni, il primo del 1900, il secondo del 1950 e il terzo del 1970: così è stato declinato il tema della ragnatela di parentele ‘Ma tu da chi è arpreso?'” continuano gli organizzatori. “La rappresentazione di questo tema ci ha permesso di approfondire il cuore pulsante della struttura della società contadina rappresentato dalla famiglia contadina nelle sue evoluzioni durante il ventesimo secolo”.
Una rappresentazione più che mai verosimile e sentita, visto che per l’occasione gli organizzatori hanno ricostruito e quindi mostrato con dei cartelloni i veri incroci parentali fra le famiglie autoctone. Ma, al di là del tema che cambia ogni anno, lo spirito della Mostra del Carro Agricolo è uno spirito che si ripete identico a se stesso da 39 anni. “Abbiamo visto bambini divertirsi con una spiga di granturco e persone adulte star bene di fronte un assaggio di pane col pomodoro: il successo della nostra festa oggi va oltre la rievocazione di una civiltà che non c’è più, ma permette di rivivere e riscoprire esperienze e valori di cui oggi più che mai, grandi e piccini, hanno tanto bisogno di vivere, non solo con spirito rievocativo, quanto piuttosto con quello della condivisione di saperi e talenti per il bene comune, della crescita della persona e della sua comunità” chiosa l’Associazione Il Carro.