Un concerto maestoso saluta il Cantiere Internazionale d’Arte che chiude la sua fortunata 37ª edizione con questo evento spettacolare. Roland Böer torna a dirigere i 70 elementi della Royal Northern College of Music di Manchester alla quale, per l’occasione, si uniscono alcuni musicisti dell’Istituto di Musica di Montepulciano. Un tripudio musicale nello stile del Cantiere: partecipano infatti anche le Bande di Asciano, Castiglion d’Orcia, Monteleone d’Orvieto, Montepulciano, San Quirico d’Orcia, Sarteano e Sinalunga che arrivano da ogni parte e si ritrovano in Piazza Grande per la festa finale.
Una conclusione a sorpresa attende il pubblico: insieme all’Orchestra suoneranno le campane del Duomo di Montepulciano accompagnate dalla musica e da un finale pirotecnico coordinato dal direttore artistico di questa 37ª edizione, Vincent Monteil. Un programma che rispecchia il tema ispiratore di questo Cantiere, il fuoco: ad aprire il concerto il brano Feste Romanedi Respighi, poi Čajkovskij con Capriccio Italiano op.53, Beethoven con La vittoria di Wellington op. 91 e chiusura con l’Ouverture 1812 op. 49 di Čajkovskij.
“Il fuoco del sole che riscalda, il fuoco della guerra che uccide, ma anche il fuoco della gioia che riscatta” – così il direttore Böer spiega il significato di questo progetto finale. “Dopo la distruzione torna la pace e il significato del fuoco cambia totalmente, si rovescia”.
“Siamo contenti, grati e orgogliosi perché – continua Böer – nonostante le tante difficoltà economiche, insieme a Vincent e grazie a tutti gli artisti e allo staff siamo riusciti a realizzare una nuova edizione e a mantenere viva la lunga e importante tradizione del Cantiere sono molto stanco di parlare della crisi e della situazione finanziaria ma questo è assolutamente il minimo per il nostro festival: non possiamo andare avanti riducendo ulteriormente il numero degli eventi e dei giorni che offriamo. Quest’anno abbiamo voluto dare un messaggio non solo artistico ma anche sociale ed educativo”.
Ultimo appuntamento anche con gli artisti residenti Justus Grimm al violoncello e Markus Bellheim che salutano il pubblico, che li ha tanto applauditi, alle ore 18.30 presso il Salone di Palazzo Ricci. Un programma che li vede suonare insieme la Sonata n.5 op. 102 in Re Maggiore di Beethoven, Tre piccoli pezzi op. 11 di Webern, Romanza in Fa Maggiore WoO75, TrV118 di Strauss la Sonata in La minore op. 36 di Grieg
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