L’unità di crisi costituita presso la Asl aretina fin dal maggio scorso, ha fatto il punto sul programma per la vaccinazione della popolazione contro il meningococco C (con il farmaco Menveo sono coperti anche i ceppi A, W135 e Y) e B, anche alla luce dell’evoluzione che la malattia sta subendo nella nostra Regione.
C’è una valutazione che fa da cornice a questa delicata fase: “nella nostra zona non c’è per il momento emergenza epidemiologica, quindi per il momento possiamo ritenere buoni i risultati ottenuti e i dati raccolti “.
Il che non vuol dire che il pericolo è scampato o che non bisogna impegnarsi per portare avanti con determinazione la campagna vaccinale. Significa che l’azienda, nelle sue diverse articolazioni, garantirà a tutti coloro che si vogliono vaccinare, di farlo. Una macchina complessa, in continuo aggiustamento anche rispetto alla variazioni che arrivano dalle indicazioni regionali e dalle condizioni di richiesta locali (non tutte le zone presentano la medesima “pressione”).
La Asl è impegnata in prima battuta per garantire e sollecitare la vaccinazione ai ragazzi e ragazze nella fascia di età 11-20 fino a raggiungere l’obiettivo ottimale del 95%. Allo stesso modo intende garantire l’offerta vaccinale anche l’altra fascia con prestazione gratuita in età 21-45, nonché coloro che ne sono fuori e lo possono fare con copagamento.
ECCO I NUMERI SULLE VACCINAZIONI
Le zone dove si sono verificati nell’ultimo anno, casi di meningite, anche gravi, o sono limitrofe ad altre zone adesso fortemente sotto pressione, hanno visto una adesione alla vaccinazione molto alta.
Sono i medici di medicina generale (medici di famiglia) e i pediatri di libera scelta a garantire il servizio più ampio e diretto a tutti i cittadini in fascia 11-45 anni. L’adesione dei medici alla campagna vaccinale è ampia: 87,2% di pediatri e 80,6% di medici di medicina generale).
VACCINO MENVEO: A CHI CI SI DEVE RIVOLGERE
E’ proprio ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta che i cittadini in fascia di età 11-45 anni per i quali il vaccino (Menveo) è gratuito, si devono rivolgere in prima battuta. Se questi medici e pediatri non aderiscono alla campagna vaccinale voluta dalla Regione, i cittadini possono rivolgersi alle strutture della Asl.
Obbligatoria la prenotazione eseguibile tramite Cuptel, al numero 800575800 (gratuito da telefono fisso o cellulare) per le zone di Valdarno, Arezzo e Casentino.
Per la zona Valdichiana si deve telefonare al nr. 0575/639968 nei giorni di mercoledi e venerdi dalle 9 alle 11.
Per la zona Valtiberina al nr. 0575-757866 tutte le mattine dalle 12.00 alle 13.00 e i pomeriggi di lunedì, mercoledì e giovedi dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Al momento della chiamata, se il cittadino risulterà in carico di medici di famiglia o pediatri che hanno aderito alla campagna vaccinale, la prenotazione non potrà essere presa e sarà reindirizzato a loro.
Nei prossimi giorni l’elenco completo dei medici che hanno dato la loro disponibilità sarà pubblicato sul sito internet aziendale della Asl.
L’accesso alla vaccinazione gratuita con il Menveo, è stata adesso concessa anche agli studenti residenti fuori dalla nostra provincia, purchè in possesso di libretto d’iscrizione all’Università.
VACCINO MENVEO: COSI’ PRIMA DEGLI 11 E DOPO I 45 ANNI
Chi ha meno di 11 anni e più di 45 anni e desidera vaccinarsi, può farlo con le stesse modalità degli altri, ma con una partecipazione alla spesa. L’accesso è uguale al precedente, per cui chi chiede di fare il vaccino in “copagamento” prima deve rivolgersi al proprio medico o pediatra per sapere se ha aderito alla campagna vaccinale oppure no. Va detto che sono in numero inferiore i medici che eseguono la vaccinazione in copagamento rispetto a coloro che la eseguono solo gratuitamente.
Se il proprio medico non aderisce, si procede tramite Cuptel, al numero 800575800 (gratuito da telefono fisso o cellulare) per le zone di Arezzo e Valdichiana.
Per la zona Valdarno telefonare al nr. 055-9106721 per i soggetti con meno di 11 anni dal lunedì al venerdì ore 9.00-13.00, e al nr. 055-9106353 per i soggetti con età superiore ai 45 anni dal lunedì al venerdì ore 13.30-14.30.
Per la zona Valtiberina telefonare al nr. 0575-757869 per i soggetti con meno di 11 anni e al nr. 0575-757866 per i soggetti con più di 45 anni
tutte le mattine ore 12.00 – 13.00 e i pomeriggi di Lunedì, mercoledi e giovedi dalle 15,00 alle 18,00.
Le agende si riempiono rapidamente nei momenti di maggiore attenzione mediatica legata a casi di meningite che continuano a registrarsi in Toscana. Poi la pressione diminuisce quando per alcuni giorni non c’è più un allarme.
La Asl apre sempre nuove agende di prenotazione ogni qualvolta quelle già attive si sono esaurite. E così sarà, salvo decisioni diverse della Regione, fino al prossimo 30 giugno.
VACCINARSI CONTRO IL MENINGOCOCCO B
Il vaccino (Bexero) contro il meningococco B, è gratuito per i bambini nati dopo il primo gennaio 2014.
E’ invece in copagamento per tutte le altre fasce di età.
Anche per questo tipo di vaccino la procedura è sempre uguale: prima si interpella il proprio medico o pediatra e solo se questi non aderisce alla campagna vaccinale, per prenotare ci si rivolge ai servizi direttamente gestiti dalla Asl con modalità differenti da zona a zona:
tramite Cuptel, al numero 800575800 (gratuito da telefono fisso o cellulare) per le zone di Arezzo e Valdichiana
In Valdarno tutti in pediatri hanno offerto la loro adesione alla campagna vaccinale per i bambini sotto i 14 anni. I soggetti con più di 14 anni devono telefonare allo 055/9106353 dal lunedì al venerdì ore 13,30-14.30.
In Valtiberina telefonare al nr. 0575-757869 per i soggetti con meno di 14 anni e al nr. 0575-757866 per i soggetti oltre 14 anni tutte le mattine ore 12.00 – 13.00 e i pomeriggi di lunedì, mercoledi e giovedi dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Infine Casentino, telefonare al centralino 0575-5681 per Ufficio Vaccinazioni al mattino.
QUANTITA’ DI VACCINI DISPONIBILI
L’approvvigionamento di vaccini è centralizzata e fa capo a Estar, la struttura regionale degli acquisti in sanità. Sono le diverse Asl a fare le richieste che devono essere compatibili con previsioni in più possibile precise di impiego in tempi adeguati per evitare da una parte una giacenza troppo lunga con il rischio di farli scadere, e dall’altra con una corretta gestione anche di tipo amministrativo.
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