Da Castiglion Fiorentino sta partendo una vera e propria rivoluzione nel panorama internazionale del trasporto delle merci. Menci, azienda che nel 2017 festeggerà i novant’anni di attività, è da sempre una delle realtà maggiormente all’avanguardia nella produzione di semirimorchi per camion e, oltre a veder circolare i propri mezzi sulle strade di tutto il mondo, sta emergendo tra i soggetti più attivi nel campo della ricerca e sviluppo.
La più recente innovazione tecnologica è stata presentata all’ultimo International Motor Show di Hannover, la fiera più importante e completa dell’industria automobilistica in cui Menci ha esposto il primo veicolo in composito nato da lunghi anni di studi e sperimentazioni. L’azienda ha infatti scoperto la possibilità di creare pannelli sandwich per rimorchi attraverso la sovrapposizione di due lastre di lamiera in alluminio contenenti al proprio interno un core costruito a nido d’ape o materiali polimerici schiumati come Pet o Pvc che garantiscono leggerezza, resistenza e durevolezza. La rivoluzionaria combinazione di questi elementi è avvenuta con la collaborazione di prestigiose aziende chimiche e metallurgiche, oltre che delle università di Parma e Milano, con un team di lavoro che è riuscito ad applicare al mondo dei trasporti un materiale che aveva già trovato utilizzo nell’aeronautica e nell’aerospaziale. La scoperta di Menci ridurrà la tara dei semirimorchi fino a duecento chili, un risultato rivoluzionario che permetterà di trasportare molto più merci e di ottenere importanti risparmi in termini di carburante. «L’applicazione del composito è una scoperta entusiasmante – commenta Pietro Menci, direttore del team Ricerca & Sviluppo. – Il mondo dei trasporti è da sempre alla ricerca della riduzione della tara e Menci da novant’anni lavora per produrre veicoli sempre più leggeri, cercando di diminuire lo spessore dell’alluminio e di garantire un buon rapporto tra resistenza, peso e affidabilità. Siamo ancora in una fase di studio e di collaudo, dunque non esistono semirimorchi in vendita con queste caratteristiche, ma siamo consapevoli che dal nostro stabilimento castiglionese potrebbe partire una vera e propria rivoluzione del settore».
I primi test hanno subito fornito risultati positivi e l’affidabilità delle prestazioni è stata confermata dall’analisi delle simulazioni al computer per il calcolo delle tensioni e delle deformazioni; il prototipo è stato inoltre sottoposto ad ulteriori prove su strada e crash-test che hanno confermato le analisi teoriche. I primi veicoli progettati in composito saranno destinati al trasporto di materiale sfuso e agricolo, ma successivamente saranno ampliati ad ogni categoria merceologica. «Questa innovazione – aggiunge Menci, – è la punta dell’iceberg della nostra azienda, consolidandoci tra i leader del settore e tra le realtà più innovative del panorama internazionale».