Focalizzare problemi e carenze e definire insieme strategie di potenziamento economico-impreditoriale. Lo chiedono le aziende di Chiusi, Chianciano, Sarteano, Montepulciano e Cetona riunite al tavolo di Confindustria Siena in occasione dell’appuntamento a Chiusi, presso la sede della Readytec, dove la Giunta dell’Associazione ha messo a confronto sindaci e impresa locale raccogliendo idee, suggerimenti e richieste nell’ottica di una definizione identitaria dell’area produttiva a sud della Valdichiana: “L’obiettivo dell’incontro- ha dichiarato il presidente di Confindustria Siena, Cesare Cecchi- è stato quello di un confronto sulla situazione e sulle prospettive dell’area”.
Tra i problemi emersi, mancanza di copertura di rete WI-FI, necessità di aumentare l’attrattività turistica ed economica, sovrapposizione di ruoli, e programmazioni non in linea con le esigenze delle imprese, a scapito dell’efficienza e della razionalità del loro sviluppo. Ad essere portavoce dei questi problemi, le eccellenze produttive del territorio, ovvero le punte di diamante di un’area produttiva fatta soprattutto di piccole attività che sentono il peso di un’economia che richiede innovazione e pro-attività su tutti i piani. Stando agli ultimi dati Ires, presentati qualche giorno fa a Siena l’economia senese grazie al suo essere sistema, ha retto ai graffi più profondi della crisi, sfiorando nei primi mesi dell’anno la ripresa, (come nel settore manifatturiero), anche se su livelli ancora lontani a quelli antecedenti al 2008. Se le eccellenze chiedono una sinergia lineare e definita tra mondo dell’impresa e istituzioni, la provincia risponde dichiarando la sua costante attenzione a quello che rappresenta il piano principale su cui si gioca la partita della competitività: la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Tra gli esempi, la collocazione in Valdichiana del Csi, il Centro servizi di Torrita di Siena un laboratorio di ricerca, sviluppo e applicazione di soluzioni in materia elettronica e meccanica per le imprese, dall’agricoltura al manifatturiero, un’eccellenza che punta ad estendere il suo bacino di utenti. Intanto secondo gli ultimi rilasci di Ires, sono buoni i dati sull’export senese, con un aumento nel secondo trimestre 2011 del 4% rispetto al 2010, del 53% rispetto al 2009, mentre la domanda estera traina il settore metalmeccanico, la chimica e i servizi. Tiziano Scarpelli assessore alle attività produttive della provincia alla presentazione del quadro economico occupazionale senese del primo trimestre 2011 ha detto: “Siamo ancora lontani dai livelli pre-crisi, Non abbiamo mai smesso di guardare oltre questo momento difficile, fornendo strumenti di competitività alle nostre aziende e lavorando per attrarre nuova impresa sul territorio”. Le imprese chiedono interventi su tutti i livelli, a partire dalla semplificazione burocratica. L’accesso al credito e l’appoggio ad investimenti su progetti innovativi devono essere accompagnati anche dal buon accesso ai servizi e dalla valorizzazione delle singole potenzialità locali
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