LAV Arezzo contro il maltrattamento degli animali nel Circo

Noi asssociazioni denunciamo sia le deprimenti condizioni di detenzione degli animali negli zoo circensi sia le violenze che questi animali subiscono durante l’addestramento. Per questi esercizi gli animali sono privati del cibo, sottoposti a scosse e pungoli: così vengono piegati al volere dell’uomo senza che sia possibile una qualunque ribellione istintiva e ogni libera naturalezza 16 paesi Europei stanno vietando i circhi con animali, l’Italia invece li sovvenziona attingendo al Fondo Unico dello Spettacolo: per il 2010 lo stanziamento riservato ai circhi è stato di oltre 6 milioni di euro.

Quello che ci preme anche sottolineare è la valenza negativa, sotto il profilo pedagogico, che uno spettacolo circense basato sullo sfruttamento degli animali può avere su un bambino: il circo lungi dal permettere ed incentivare la conoscenza per la realtà animale, è veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi, induce al disconoscimento dei messaggi di sofferenza, ostacola lo sviluppo dell’empatia, che è fondamentale momento di formazione e di crescita, in quanto sollecita nel bambino una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all’ingiustizia.

Per noi la vera arte circense è quella umana, fatta di artisti veri che non sfruttano gli animali. Chiediamo per tutti questi motivi agli aretini di non frequentare i circhi che sfruttano gli animali e li invitiamo a firmare la petizione nazionale per un circo senza animali su www.lav.it Rivolgiamo un invito anche alla neo eletta amministrazione comunale ad impegnarsi per vietare in città le esibizioni dei circhi che ancora sfruttano gli animali.

Marco Gallorini

Presidente Sede Territoriale Lav Arezzo