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L’Aida di Giuseppe Verdi al Teatro Spina

Al Teatro Comunale Mario Spina di Castiglion Fiorentino, dopo la prosa e il cinema, arriva la grande opera lirica. Certo è la lirica vista con gli occhi del grande schermo ma segna il percorso poliedrico di un teatro che ambisce a farsi casa delle tante forme dell’arte, del pensiero e della comunicazione invitando a farne parte i propri cittadini.

Sabato 5 marzo, alle ore 21, chiusura dunque in grande stile della prima rassegna cinematografica del Mario Spina, “Il cinema ritrovato”, curata dall’amministrazione comunale insieme a Officine della Cultura e Sentieri Selvaggi. In scena l'”Aida” di Giuseppe Verdi nella storica regia di Franco Zeffirelli al Teatro della Scala di Milano. Dirige l’orchestra Roberto Chailly.
Rappresentata per la prima volta al Teatro Khediviale dell’Opera del Cairo il 24 dicembre 1871, l’Aida, su libretto di Antonio Ghislanzoni, è certamente una delle opera più famose, e più spettacolari, del compositore di Busseto. Incastonata nelle guerre tra Egitto e Etiopia vede il fulcro dell’azione nello sfortunato amore tra Radames, condottiero dell’esercito egiziano, ed Aida, principessa etiope schiava di Amneris, figlia del faraone e innamorata a sua volta di Radames. Da segnalare, a memoria dei melomani e non solo, la Marcia trionfale del secondo atto e la coloratissima integrazione del balletto nell’azione drammatica.
Costo dei biglietti € 5,00 (studenti e over 65) e € 6,50. Biglietteria presso il Teatro Mario Spina con apertura un’ora prima della proiezione. Per informazioni: Officine della Cultura via Trasimeno 16, Arezzo – 0575 27961 – www.officinedellacultura.org.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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