“Ha interpretato con sicurezza, in modo piacevole ed espressivo, i brani presentati; ha offerto un’esecuzione lodevole della complessa ed esigente orchestrazione dei brani; si è espressa con equilibrio e raffinatezza e si è distinta per la compattezza dell’organico e per la visione coreografico-musicale che ha evidenziato l’aspetto solistico di ogni sezione orchestrale.”
Sono queste le motivazioni che hanno indotto la giuria del Concorso nazionale per Ensamble di Scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale “Maggio in Musica” di Catania – svoltosi il 14 e 15 aprile nella città siciliana – ad attribuire alla “Young Band”, l’orchestra dei ragazzi dell’Istituto comprensivo Graziano da Chiusi, il primo premio assoluto con un punteggio di 100/100. Motivazioni che hanno colto perfettamente lo spirito del progetto e che sono state consegnate, insieme ad una medaglia del Senato coniata dalla Zecca di Stato, ad un attestato di merito e al premio di 500 euro, dalla Giuria di Catania al Professor Marco Zullo, coordinatore dell’orchestra di Chiusi, e agli altri professori – Francesca Menchini, Andrea Moschettini, Simone Sessa e Gianni Spoletini – che, insegnanti di strumento nell’ambito dell’indirizzo musicale della scuola, con lui seguono il progetto e come lui si sono avvicendati sul podio a Catania per dirigere i circa cinquanta ragazzi di Chiusi.
Quattro i brani eseguiti dall’orchestra di Chiusi durante le due esibizioni del concorso: “Electric Lady” (jazz rock), “O fortuna” di Orff (classico), “Fire star” (jazz rock) e “Gonna fly now” (sigla del film Rocky); un repertorio insolito e moderno che ha sicuramente contribuito a far distinguere la “Young Band” – insieme con le coreografie e l’energia che ha saputo esprimere – dalle oltre 30 ensamble presenti al concorso di Catania in rappresentanza di altrettante scuole provenienti da tutta Italia, facendola primeggiare.
A seguire il tutto, documentando fedelmente con foto e videogiornali, i ragazzi della Redazione della scuola media di Chiusi, un altro progetto dell’Istituto comprensivo che ha collezionato tanti successi negli anni e che a Catania era seguito da un genitore esperto e appassionato di videocomunicazione e tecnologie, Mauro Bischeri, che ha consentito alle famiglie dei ragazzi dell’orchestra e a tutti i loro concittadini di vivere quasi in diretta, sulla pagina facebook dell’istituto, le emozioni dei ragazzi per le esibizioni e la vittoria del concorso, oltre alle tappe della gita scolastica che al viaggio era abbinata.
Il successo di Catania giunge per la “Young Band” dopo un altro premio ricevuto lo scorso anno dall’Orchestra dei ragazzi di Chiusi a Campobasso al concorso, anch’esso nazionale, “Musica d’Insieme” e dopo tanti altri successi e riconoscimenti che il progetto ha ricevuto nei suoi quasi sei anni di vita. La “Young Band” nasce infatti nel 2006 da un’idea della Dirigente dell’Istituto comprensivo Graziano da Chiusi Rita Albani; idea che da subito fu accolta con entusiasmo e seguita dal Professor Marco Zullo, trovando inoltre la piena collaborazione della Filarmonica Città di Chiusi e in particolare del Maestro Roberto Fabietti e il sostegno economico, fondamentale e costante negli anni, della Banca Valdichiana che ha contribuito all’acquisto degli strumenti e all’ottenimento dei successi che i ragazzi stanno collezionando. “Il punto di forza della Young Band – spiega la Dirigente – credo che sia proprio questo: il grande impegno ed entusiasmo dei ragazzi, motivati e sostenuti dai professori, i quali, grazie all’indirizzo musicale che la scuola ha ottenuto tre anni fa, hanno potuto contare su nuove importanti risorse professionali ed umane che tutte insieme hanno fatto una squadra forte e unita che sostiene e motiva i ragazzi. Ma, la forza del progetto sta anche nella grande sinergia tra scuola e altre istituzioni della cittadina: Filarmonica, Banca Valdichiana e Comune, il quale ha contribuito consentendo l’avvio di una scuola di musica privata a Chiusi, all’interno della quale molti ragazzi dell’orchestra si perfezionano.”
Le emozioni dei ragazzi della “Young Band”
Il ricordo del viaggio di quasi cinque giorni in Sicilia, svela nelle parole di alcuni dei ragazzi dell’Orchestra della scuola di Chiusi,- tutti tra i 12 e i 14 anni – emozioni che difficilmente potranno essere dimenticate.
“E’ stata un’emozione bellissima, – spiega Giorgia Franceschini, che nella “Young Band” suona la tromba, – esibirci al Teatro Bellini di Catania, un teatro immenso come non avevamo mai visto e con tantissimo pubblico: è stato incredibile.”
“Appena saliti sul palco le mani mi tremavano – prosegue Anna Ferretti, che si è esibita al pianoforte –poi abbiamo iniziato e tutto è andato bene: ero con i miei amici, con i miei professori, ci sentivamo come una cosa unica.”
I professori, cinque in tutto,- Zullo, Menchini, Moschettini, Sessa e Spoletini – rappresentano un punto di riferimento per l’orchestra: “li vediamo giocare, lavorare insieme, fare squadra: questo ci aiuta e ci motiva a fare squadra anche noi. Pretendono molto da noi, ma ci danno moltissimo.”
“E’ il secondo anno – spiega Marco Venturini, un’altra tromba della “Young Band” – che vinciamo un concorso nazionale, ma quest’anno è stata un’emozione unica. Ci rendiamo conto che siamo diversi dagli altri. Gli altri fanno pezzi classici molto tecnici noi abbiamo un repertorio più moderno, ci mettiamo grinta, entusiasmo, passione.”
E poi… “noi siamo noi – spiega Pietro Carloncelli, che nell’orchestra suona il clarinetto – e abbiamo suonato veramente bene a Catania, nonostante l’emozione del teatro immenso e di tutto quel pubblico. Da quanto abbiamo urlato dopo per la gioia, sono ancora senza voce.”
“Quest’anno – conclude Federico Giovannini – la premiazione è stata un’emozione unica. Lo scorso anno a Campobasso non avevamo potuto festeggiare veramente perché la gran parte dei ragazzi era dovuto ripartire perché una nostra compagna stava male e quindi eravamo solo in tre a ritirare il premio. Quest’anno eravamo tutti insieme ed è stato bellissimo. Un’emozione indimenticabile”.
La gran parte dei cinquanta ragazzi della “Young Band” che si sono esibiti a Catania frequentano la terza media e quindi il prossimo anno andranno in altre scuole e in teoria dovranno lasciare anche l’orchestra. Solo in teoria però, perché la gran parte di loro dice che continuerà a studiare gli strumenti e a suonare nella “Young Band”. Dopo tre anni di esperienze così forti e formative è infatti difficile per loro lasciare un progetto simile
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