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La “Susina di Montepulciano” iscritta nell’elenco delle tradizioni agroalimentari toscane

La  Mascina di Montepulciano, la tipica susina del territorio poliziano, con Decreto della Regione Toscana n. 3028 del 17/03/2017 è stata inserita nell’elenco regionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Toscana. La Mascina o Moscina di Montepulciano conosciuta anche come Susina di Montepulciano e Scoscia Monaca di Montepulciano, con decreto della Regione Toscana n. 3028 del 17/03/2017 è stata inserita nell’elenco regionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Toscana.

 

L’idea di proporre l’inserimento nell’elenco dei PAT, di questa caratteristica susina,  è stata dell’Amministrazione Comunale di Montepulciano, guidata dal Sindaco Andrea Rossi, seguendo l’alveo della ricerca e promozione dell’eccellenze agro-alimentari che contraddistinguono l’area poliziana e della Valdichiana.

L’inserimento tra i PAT  della Susina di Montepulciano è il riconoscimento ufficiale, per questa cultivar, di patrimonio gastronomico, le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo.

L’istanza di inserimento, completa di documentazione tecnico/storica, nell’elenco dei PAT è stata predisposta da Qualità e Sviluppo Rurale, società partecipata dall’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, che ha seguito l’iter interfacciandosi con il “Settore produzioni agricole, vegetali e zootecniche. Promozione” della Regione Toscana, raggiungendo il risultato atteso. Un altro traguardo importante portato a segno da questa società partecipata che opera, anche, nel settore della tutela e valorizzazione dei prodotti tipici dell’area della Valdichiana.

“I produttori della Mascina di Montepulciano – dice Stefano Biagiotti Presidente di Qualità e Sviluppo Rurale – potranno utilizzare, l’inserimento tra i PAT di questa susina autoctona, come evidenza di legame di questo prodotto al territorio; di tipicità”.

Il frutto o drupa è di forma ellissoidale e di piccola pezzatura, con buccia o esocarpo di colore violaceo al raggiungimento della maturazione ed è ricoperto da uno spesso strato di pruina. La polpa o mesocarpo, invece, è di colore giallo e al tatto si presenta poco consistente ma contiene un buon contenuto zuccherino e per questo motivo è molto dolce.

Il peso medio di una susina di questa cultivar varia da 25 g a 30 g, ha un diametro trasversale medio di 3/4 cm e longitudinale di 4/6 cm; la maturazione della drupa si ha da metà luglio ad inizio agosto; si precisa, però, che il periodo di maturazione indicato può subire variazioni dovute all’andamento stagionale.

Questa cultivar di susina rispetto alle altre può essere riprodotta o per mezzo di talea innestata su portainnesto franco oppure attraverso la semina diretta del nocciolo e in questo ultimo caso è una particolarità.

Il frutto fresco presenta un buon contenuto di zuccheri (oltre il 10%), di vitamine, in particolare le vitamine del gruppo A e del gruppo B, e di oligoelementi come il potassio (100 mg per 100 g).

Il frutto viene utilizzato, oltre che per il consumo fresco,  anche per la produzione di marmellate senza aggiunta di zuccheri, grazie all’alto contenuto degli stessi presenti nel frutto

La zona storica di produzione della “Mascina di Montepulciano” è Montepulciano (SI) che si estende per una superficie di 165 kmq e si innalza su un colle alto 605 metri sul livello del mare, ma  viene anche coltivata nella zona di Cortona e negli altri territori confinanti.

Alcune aziende di Montepulciano hanno mantenuto la produzione di questa varietà di susina. In particolare, tre sono le aziende che ancora producono la Mascina di Montepulciano trasformandola in confettura che poi vendono a livello locale e sono: l’ azienda agricola San Benedetto con 15 ha. coltivati, l’ azienda agricola Nobile con 3 ha. ed infine l’ azienda agricola di Corsi Benedetta. Da questi dati, facilmente, si deduce che non si tratta di una coltivazione intensiva.

L’auspicio è che questa susina, oggi poco sviluppata, possa trovare un maggior sviluppo nell’area pianeggiante della Valdichiana con un progetto di sviluppo ben strutturato.

Fonte: Qualità e Sviluppo Rurale

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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