In occasione del settantesimo anniversario della prima rappresentazione presso il campo di concentramento di Terezin (1943), la Scuola di Musica “U. Cappetti” di Monte San Savino, sabato 18 Maggio, metterà in scena l’operetta per bambini Brundibár del compositore ceco Hans Krása presso il Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano. Il progetto, reso possibile grazie al prezioso contributo della Banca Popolare di Cortona, dell’Associazione Culturale Salomon Fiorentino e dell’Oleificio Morettini, fa parte delle iniziative culturali ed educative che la Scuola di Musica sta ormai portando avanti negli ultimi due anni con la direzione artistica del Maestro Francesco Attesti.
Oltre trenta allievi della Scuola prenderanno parte all’esecuzione in veste di strumentisti, coristi e attori.
La composizione dell’opera risale al 1939, ma fu solo il 23 settembre 1943 che Il compositore ebreo Krása, deportato, riuscì a ricostruirla a memoria e a rappresentarla all’interno del campo di sterminio di Theresienstadt, adattandola agli strumenti disponibili al campo: flauto, clarinetto, chitarra, fisarmonica, pianoforte, percussioni e archi. Una rappresentazione speciale di Brundibár si tenne nel 1944 per una ispezione della Croce Rossa Internazionale, che controllò le condizioni di vita nel campo; quello che la Croce Rossa non sapeva all’epoca era che la maggior parte di quello che vide durante la visita era mera finzione, e che una delle ragioni per le quali Theresienstadt sembrava così confortevole era che molti dei suoi residenti erano stati deportati ad Auschwitz con lo scopo di ridurre l’affollamento del campo durante la loro visita.
La trama dell’opera contiene elementi fiabeschi come per Hansel e Gretel e I musicanti di Brema. Pepícek e Aninka sono fratello e sorella orfani di padre. La loro madre è malata e il dottore dice loro che lei necessita di latte per riprendersi. Purtroppo sono senza soldi e decidono perciò di cantare al mercato per cercare di raccogliere quelli necessari. Ma il malvagio suonatore d’organetto Brundibár (che rappresenta Hitler) li caccia. Con l’aiuto di un impavido passero, di un astuto gatto, di un saggio cane e dei bambini del paese, saranno capaci di cacciare Brundibár e cantare nella piazza del mercato, così da guadagnare abbastanza soldi per comprare alla mamma il latte.
La realizzazione e l’allestimento dell’opera é affidata ai docenti della Scuola di Musica di Monte San Savino e, in particolare, alla direzione orchestrale del Maestro Andrea Meucci, a Maria Grazia Donati per la direzione corale e alla regia di Valeria Gudini.
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