“Donna: terra madre” torna a Castiglion Fiorentino nell’ambito della rassegna “Brian Storm”. Le opere realizzate dagli utenti della Casa di Pinocchio di Montecchio Vesponi saranno domenica 30 aprile nella città del Cassero. L’iniziativa è sostenuta dalla Cooperativa sociale Koinè in collaborazione con progetto V.I.V.A., Usl Toscana Sud Est, Conferenza dei Sindaci e Pronto Donna, con il patrocinio del Comune di Castiglion Fiorentino per le Pari Opportunità.
La mostra verrà ospitata nei locali al numero 83 di Corso Italia a Castiglion Fiorentino e sarà aperta ad iniziare dalle ore 10. Alle 16 si terrà un incontro con Pronto Donna e alle 17 con Anna Maria Bianchi che presenterà le erbe al femminile. Al temine, i ragazzi del progetto V.I.V.A. serviranno tisane a tutti gli intervenuti..
Le opere in mostra sono state realizzate dagli utenti e dagli ospiti della Casa di Pinocchio. Il titolo “Donna terra madre” deriva – come spiegano le educatrici di Koinè – “dal fatto che da sempre le donne sono state considerate le fedeli rappresentanti della terra, nostra madre natura e come lei feconda. Le opere sono state realizzate con materiali di recupero e ognuno ha rappresentato e raccontato la sua visione della donna”. Quindi amore e maternità, fata e strega, comandante o prigioniera.
Storie al femminile saranno anche quelle che racconterà Pronto Donna, organizzazione che ad Arezzo opera dal 1989. Le sue volontarie “operano in rete con altre associazioni e istituzioni contro ogni forma di violenza sulle donne. L’Associazione risponde a richieste di aiuto e sostegno da parte di donne in difficoltà avvalendosi anche della collaborazione di professioniste quali legali e psicologhe. E offre uno spazio dove le donne possono confrontarsi con il problema della violenza e un luogo di ascolto e di sostegno concreto alle loro scelte per costruire un percorso di libertà”.
La giornata si concluderà con l’intervento di Anna Maria Bianchi, titolare de “Le Erbe di Anna” che presenterà non solo l’uso delle erbe per le donne nei secoli ma anche il ruolo particolare che, soprattutto in Valdichiana, hanno svolte le “donne d’erbe” nella tradizione contadina. “Le erbe – ricorda Anna Maria Bianchi – hanno costantemente seguito, fino al Novecento, la vita di ogni donna. Dalla prima mestruazione alla menopausa. Passando per il parto e per ogni significativo evento della vita. Erano il primo e fondamentale rimedio in molte situazioni. Ed erano le donne le protagoniste della raccolta, della selezione e dell’utilizzo delle erbe. Una competenza tutta al femminile per molti secoli, compresi quelli bui quando il limite con la stregoneria diventava molto sottile e il rogo molto vicino”.