Il caso dell’impiegata di Cortona (AR) che ha chiesto di essere esonerata dalla consegna dei tesserini venatori (09/09/2011).
La Lega abolizione della Caccia, chiede al Sindaco del Comune di Cortona (AR) sig. Andrea Vignini di rispettare la richiesta dell’impiegata Comunale che in data 09 settembre 2011 (perché contraria alla caccia) di essere esonerata dalla consegna dei tesserini venatori, appellandosi alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, alla Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali e al Patto Internazionale relativo ai Diritti Civili e Politici.
È ammirevole proporsi di condurre una vita all’insegna della sobrietà e della non violenza come richiesto dall’impiegata Comunale, il sig. Sindaco dovrebbe augurarsi di avere altri impiegati e concittadini così profondamente idealisti e umani.
Come non condividere la decisione dell’Impiegata, basta ricordare che ogni anno questa attività in Italia porta di media alla morte di 35 persone, oltre 70 ne rimangono ferite, e uccisi milioni di animali, feriti centinaia che spesso trovano la morte dopo atroci sofferenze.
Auspichiamo che l’Istituzione, presso di cui lavora l’impiegata Comunale di Cortona, voglia accogliere con rispetto, senza ritorsioni e facili ironie il suo legittimo desiderio (ad oggi 13 settembre non ancora accolto) di non collaborare all’esercizio di un’attività degradante per la dignità dell’uomo prima ancora che crudele, pericolosa, inquinante e priva di alcuna giustificazione
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Egregio sig. Silveri,
rispondo per l'ennesima e ultima volta su questo argomento. La richiesta dell'impiegata comunale non può essere accolta per il semplice fatto che la legge italiana non prevede la possibilità di esercitare obiezione di coscienza su questa materia. Perciò - con tutto l'autentico rispetto per le opinioni della signora, senza alcuna ironia e senza alcuna volontà di ritorsione - non si può chiedere al Comune di Cortona di tutelare un diritto che non esiste nel nostro ordinamento giuridico. Distinti saluti.