Consapevole da tempo che l’attività di un Rione ormai ben radicato nel tessuto sociale castiglionese debba valicare i confini del folclore e dell’attività puramente ricreativa, il Rione Cassero continua nel suo sforzo teso a valorizzare anche luoghi del centro storico da troppo tempo dimenticati o comunque sfruttati ben al di sotto delle proprie potenzialità; dopo il complesso dell’area del Cassero, ormai nota in gran parte d’Italia e perché no all’estero grazie anche alle edizioni della “Festa Medievale Biancoazzurra” che dal 2002 riscuotono un clamoroso successo di pubblico, da un paio d’anni il Rione della Torre ha messo per così dire gli occhi sulla Chiesa di Sant’Agostino, una delle più belle del paese, ma ormai da tempo fuori degli itinerari turistici e della stessa pratica religiosa, causa la sua chiusura dovuta anche al bisogno di importanti interventi di restauro.
Dopo l’istituzione della Festa Patronale rionale di San Giorgio, qui celebrata dal 2012 il 24 aprile, la benedizione dei cavalli partecipanti al Palio, alcuni interventi di risistemazione del tetto e di ambienti annessi alla Chiesa stessa, ecco quest’anno la prima edizione de “La cometa a S. Agostino”, una rassegna di canti natalizi che si terrà nel tempio prospiciente la piazza omonima nella serata di sabato 21 dicembre alle 21.15: un evento che è stato possibile organizzare naturalmente anche grazie alla collaborazione del parroco della Collegiata, Don Marcello Colcelli.
Il protagonista della serata saranno il coro “Padre Arturo Buresti” di Manciano, diretto dal maestro Giulio Freschetti e la neonata formazione delle “Voci Biancoazzurre”, una ventina di giovani rionali che si sono messi in gioco per l’occasione e che lo stesso maestro Freschetti ha ben saputo coinvolgere e motivare in un intenso mese di prove. Dicevamo del maestro Giulio Freschetti…egli è ormai un castiglionese d’adozione anche se le sue origini riportano fin sotto il Vesuvio: è un tenore che ha interpretato tutte le più famose opere liriche della tradizione italiana, esibendosi in importanti teatri compreso il S. Carlo di Napoli e compiendo anche una prestigiosa trasferta in Brasile. Padre tra gli altri di Federica ed Ignazio, due giovani che da lungo tempo vivono attivamente la realtà del Rione Cassero, Freschetti ha accettato di buon grado l’invito rivoltogli dal Consiglio Rionale per organizzare questo importante e sentito appuntamento, profondendo in esso tutte le sue capacità e la sua professionalità. Il programma prevede l’esecuzione di una decina di brani natalizi con una sorpresa finale per gli spettatori che vorranno accorrere e che il Cassero si augura naturalmente siano molti.
Sarà di sicuro un’occasione speciale per riscoprire appunto uno dei luoghi più caratteristici del centro storico, in cui molti giovani non hanno ancora forse mai messo piede ed in cui tanta gente non ha avuto da anni l’occasione di tornare. Ricordiamo che proprio da S. Agostino mosse una delle processioni di cui abbiamo più lontana memoria, quella del Corpus Domini del 1333 a cui parteciparono curiosamente compagnie con cappe verdi, rosse e bianche: ci si potrebbe leggere un segno premonitore del tricolore, ma anche notare che erano presenti almeno uno ciascuno dei colori distintivi degli attuali rioni..