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La banda è di “interesse nazionale”

La Filarmonica Città di Chiusi ha ricevuto l’attestato di gruppo di musica amatoriale e popolare d’interesse nazionale, in una solenne cerimonia che si è appena svolta del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.

In precedenza, la Filarmonica era stata definita banda musicale di interesse comunale dallo stesso Comune di Chiusi: il presidente Francesco Crezzini aveva ricevuto una pergamena con l’attestazione dalle mani dell’allora vicesindaco Fausto Bardini, lo scorso 18 gennaio, in contemporanea con gli altri comuni italiani che hanno attribuito lo stesso riconoscimento, dopo aver decretato una giornata di “consigli comunali aperti” ai gruppi musicali. La “regia” dell’operazione è stata del Ministero per i beni e le attività culturali in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, che ha elevato a livello nazionale il precedente riconoscimento.

Nella motivazione, il Comune di Chiusi ha preso atto che i gruppi di musica popolare e amatoriale “sono intesi come espressione tipica dei nostri territori e, dall’altro lato, come bacini di aggregazione sociale e culturale che favorisco relazioni tra diverse generazioni, sviluppano le attitudini alla conoscenza e all’esecuzione musicale, avvicinano un ampio pubblico alla fruizione della musica e valorizzano la ricca tradizione locale e regionale”. Fatta questa premessa è stato rilevato, attraverso una delibera della giunta comunale, che “l’Associazione Filarmonica Città di Chiusi, fondata alla fine del XIX secolo, ha svolto un ruolo determinante nella valorizzazione e diffusione della cultura musicale popolare in ambito comunale”. Questo riconoscimento è stato recepito, successivamente, dal Tavolo nazionale per la promozione della musica popolare, il cui presidente Antonio Corsi, insieme all’assessore comunale di Firenze Rosa Maria Di Giorgia, ha consegnato materialmente una pergamena nelle mani del vicesindaco Gianuluca Sonnini. Accanto a lui il precedente vicesindaco Fausto Bardini il presidente della banda Crezzini e il direttore, maestro Roberto Fabietti. Momenti di commozione, ma anche orgoglio, hanno caratterizzato la consegna dell’attestato, per un’esperienza di vita e di cultura locale che ha accompagnato intere generazioni. L’iniziativa, promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali, rientra nell’ambito dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed ha l’obiettivo di valorizzare le attività corali e bandistiche del territorio ed i soggetti che, spesso a titolo volontaristico e con molte difficoltà di natura economica ed organizzativa, sono impegnati nel settore della produzione e della formazione musicale.

Donato Apollonio

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